L'Inter ha scaricato la tensione dopo il Bologna, a Torino con un Lautaro 'riposato'
L’Inter, ora più di prima, ha bisogno del suo attuale punto di riferimento primario, ossia Lautaro Martinez. Il Toro, da quando Marcelo Brozovic ha lasciato l’Inter, è diventato il capitano, nonché parafulmine quando si tratta di difendere la squadra e i compagni. Dopo l’errore che lo ha portato al fallo da rigore per il Bologna, si è scusato coi tifosi, ma ha tenuto alta l’attenzione. “Adesso dobbiamo abbassare la testa e pedalare e tutti insieme per alzare il livello - aveva detto nel post partita - perché così non si va da nessuna parte". Con l’Argentina è stato risparmiato, ha giocato solo 12 minuti col Perù, risparmiando molta energia. Per questo potrebbe giocare dal primo minuto a fianco di Thuram. Dal canto suo, l’Inter guarda alla sua punta di Diamante anche in ottica futura. Marotta è stato chiaro, e non banale: "Lautaro non è come Skriniar: se manifesta la volontà di allungare, che corrisponde anche alla nostra, vuol dire che siamo sulla strada giusta e il matrimonio può continuare a lungo. Avere calciatori fidelizzati è un valore aggiunto: se manca il senso di appartenenza, un giocatore non capisce neppure cosa vuol dire giocare o vincere un derby. Il massimo, per una società, è avere un calciatore che rinuncia ad andare in squadre più importanti pur di rimanere legato al suo club". I nerazzurri rimangono legati al loro bomber, pronto a elettrizzare i tifosi che raggiungeranno il settore ospiti dell’Olimpico di Torino.