Juventus, l'infortunio di Scamacca cambia i piani dell'Atalanta per Koopmeiners? Giuntoli resta fiducioso
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L'imprevisto era dietro l'angolo e Juve e Atalanta si sono accorte che era più vicino di quanto immaginato. Il mercato è pure questo: è rispondere alle esigenze che si creano in un istante, quanto impiegato da Gianluca Scamacca per dare l'addio alla sua stagione. Ginocchio ko, tutto rimescolato, ogni situazione di nuovo in bilico. E per la Dea adesso una macro-riflessione da fare sul futuro: come si può ovviare a questo problema? Il mercato dell'attacco a Zingonia sarà pur partito, ma neanche sullo sfondo c'è il desiderio di Teun Koopmeiners di lasciare i nerazzurri e di approdare alla Juventus. Dove lo attendono tutti, e più di tutti lo aspetta Thiago Motta. E' inevitabilmente la settimana della verità anche per l'olandese, che non si è imposto e probabilmente mai vorrà farlo. Che però sa benissimo quanto il tempo scorra e come quest'ultimo non sia alleato di una trattativa partita decisamente in salita.
COSA CAMBIA - Con l'infortunio di Scamacca, le priorità dell'Atalanta cambieranno e si proietteranno più sull'eventuale sostituto. La riflessione su Koop va fatta allora da un'angolatura diversa. Del tipo: Gasperini si può permettere di perdere due top players in un colpo solo? O la necessità di fare un ingresso può agevolare paradossalmente il pressing della Juventus? Difficile rispondere a cose fresche, più facile capire dopo i ragionamenti delle parti. Di sicuro, l'Atalanta è chiamata a ristabilire una gerarchia delle priorità. La sensazione è che la situazione Scamacca possa influire fino a un certo punto, soprattutto perché alla base c'è una promessa tra società nerazzurra e calciatore: alle giuste condizioni, andrà via.
IL RILANCIO - Ecco: e le giuste condizioni sono 50 milioni - magari con dei bonus -, almeno nelle intenzioni di Cristiano Giuntoli. Il rilancio sembra questione di ore e questo lunedì può essere il primo giorno di una nuova fase delle trattative. L'obiettivo è arrivare a Koop prima delle gare pesanti della Dea, ossia prima della Supercoppa Europea contro il Real Madrid, datata mercoledì 14 agosto. Neanche dieci giorni, a contarli. Se non ci fosse la forte fiducia della Juve e dell'entourage del calciatore, sarebbe da definire una situazione complicata.