Linari a INDIVISA: "Giugliano ha aperto una porta, a Dragoni dico di crescere con la testa giusta"
Federico Zanon
La faccia, prima di tutto. Elena Linari ce l'ha sempre messa, dentro e fuori dal campo. Nelle vittorie e nelle sconfitte, sui campi di periferia come sul palcoscenico mondiale, con le maglie di club e Nazionale, con la quale lo scorso febbraio ha superato quota 100 presenze. Difensore con il vizio del gol, leader di un gruppo, quello della Roma, che ha vinto gli ultimi due scudetti e rappresenta l'Italia in UEFA Women's Champions League, non ha mai amato sguazzare nella sua comfort zone, non si è mai tirata indietro quando si è trattato di affrontare temi spinosi e delicati. In esclusiva a INDIVISA ha parlato del momento del calcio femminile, della sua crescita e di quello che serve per fare il salto di qualità: "Abbiamo fatto dei passi in avanti, io e Sara (Gama ndr) ci conosciamo da dieci anni, abbiamo condiviso tante battaglie e abbiamo contribuito allo sviluppo del calcio femminile. Lei è l'artefice di tutti gli step che siamo riusciti a fare, insieme alla società che hanno investito molto in questi anni nella crescita del movimento. La Roma, in questo senso, è l'esempio lampante. Ci stiamo avvicinando molto alle squadre straniere, ma c'è ancora tanto da fare. Qui a Roma si sta molto bene, si lavora bene, da quando sono arrivata io, quattro anni fa, sono migliorate tante cose. Ci sono grandi e belle prospettive". CONTINUA A LEGGERE L'INTERVISTA SU INDIVISA