Berlusconi a Lim: 'Il Milan è sacro e non si vende, vale più di 500 milioni'
Il presidente del Milan, Silvio Berlusconi ha dichiarato a 'Porta a Porta', il programma tv condotto su Rai 1 dal giornalista Bruno Vespa: "Il Milan non si vende e vale di più di 500 milioni, non scherziamo sulle cose sacre".
16.00 A Milan Channel arriva la smentita da parte di Barbara Berlusconi, di non conoscere il magnate Zong Quinghou: la Gazzetta dello Sport riportava l'interesse del cinese, il secondo uomo più ricco del Paese con un patrimonio stimato in 11,5 miliardi di dollari, nei confronti della società rossonera. Zong è proprietario del colosso Wahaha, la terza bevanda più consumata in Cina, e in passato aveva provato a portare avanti l'acquisizione del Liverpool.
14.00 Ecco la ricostruzione fornita dal giornalista di Sky Sport Gianluca Di Marzio sull'interesse del magnate di Singapore Peter Lim per il Milan: "Peter Lim interessato all’acquisizione del Milan, una notizia che ha fatto rumore. Secondo le informazioni in nostro possesso, il magnate di Singapore, ieri a Madrid, non ha presentato nessuna offerta ufficiale al Milan. Richiesta solo una disponibilità a cedere, che però il Milan non ha dato. Discorsi, che risalgano allo scorso novembre con Lim che aveva dato una valutazione di circa 450 milioni per la maggioranza del club. Dopo cinque mesi di silenzio, è stato proprio il Milan a cercare Lim per provare a coinvolgerlo nuovamente, in un progetto rossonero. Ricostruire un’idea. Società rossonera, forse, pronta a sedersi intorno a un tavolo e trattare. Il magnate di Singapore, però, al momento sembra avere altre idee, e se nei prossimi mesi farà un’offerta sarà più bassa, intorno ai 350 milioni. Cifra che Fininvest difficilmente potrebbe accettare. Una storia che si arricchisce anche di un altro particolare retroscena: Lim nelle scorse settimane ha incontrato a Milano anche Thohir, che ha cercato di coinvolgerlo nel progetto Inter. Ma Lim al momento non è interessato, in quanto considera il brand nerazzurro di un livello leggermente inferiore a quello del club rossonero. Milano è centro d’interesse, Lim ha fame di calcio. Attese in giornata dichiarazioni del presidente del Milan. Berlusconi parlerà in prima persona a riguardo. Per chiarificare le dinamiche societarie. E le volontà rossonere. Con Lim, alla finestra".
11.25 Smentita ufficiale, il pacchetto di maggioranza del Milan non è in vendita. A ribadirlo, In merito a indiscrezioni riportate dalla stampa, è la Fininvest che "smentisce nuovamente ogni ipotesi di cessione del controllo del Milan”.
RASSEGNA STAMPA
La Gazzetta dello Sport apre oggi con la clamorosa notizia della doppia offerta dall'Asia per rilevare il pacchetto di maggioranza del Milan. Peter Lim, il magnate di Singapore (il 761° uomo più ricco al mondo) che già nelle passate settimane si era fatto avanti mettendo sul piatto 300 milioni di euro, ha ulteriormente alzato la sua offerta. Ora i milioni sono 500 e Lim avrebbe intenzione di mantenere Silvio Berlusconi e Adriano Galliani al timone del club. L'ex premier appare restio a privarsi della maggioranza del gioiello di famiglia, ma l'imprenditore asiatico fa sul serio e allacciò i primi contatti con la dirigenza rossonera, attraverso l'agente Fifa Jorge Mendes, in occasione di Milan-Chievo.
IL FRONTE CINESE - Ma nelle ultime ore si è aperto un fronte ulteriore. Il viaggio in Oriente dell'ad per la parte commerciale Barbara Berlusconi, alla ricerca di soci disposti ad entrare in società, ha partorito un contatto con Zong Quinghgou, il secondo uomo più ricco della Cina con un patrimonio stimato in 11,5 miliardi di dollari. E' proprietario del colosso Wahaha, che è la terza bevanda più consumata nel suo Paese, e in passato aveva provato a portare avanti l'acquisizione del Liverpool. In questo caso, non risultano cifre precise, ma il 68enne magnate cinese avrebbe inviato da tempo in Europa dei collaboratori per sondare eventuali aziende, anche italiane, da acquistare e con lui potrebbe decollare l'ipotesi della costruzione del nuovo stadio del Milan.
11.25 Smentita ufficiale, il pacchetto di maggioranza del Milan non è in vendita. A ribadirlo, In merito a indiscrezioni riportate dalla stampa, è la Fininvest che "smentisce nuovamente ogni ipotesi di cessione del controllo del Milan”.
RASSEGNA STAMPA
La Gazzetta dello Sport apre oggi con la clamorosa notizia della doppia offerta dall'Asia per rilevare il pacchetto di maggioranza del Milan. Peter Lim, il magnate di Singapore (il 761° uomo più ricco al mondo) che già nelle passate settimane si era fatto avanti mettendo sul piatto 300 milioni di euro, ha ulteriormente alzato la sua offerta. Ora i milioni sono 500 e Lim avrebbe intenzione di mantenere Silvio Berlusconi e Adriano Galliani al timone del club. L'ex premier appare restio a privarsi della maggioranza del gioiello di famiglia, ma l'imprenditore asiatico fa sul serio e allacciò i primi contatti con la dirigenza rossonera, attraverso l'agente Fifa Jorge Mendes, in occasione di Milan-Chievo.
IL FRONTE CINESE - Ma nelle ultime ore si è aperto un fronte ulteriore. Il viaggio in Oriente dell'ad per la parte commerciale Barbara Berlusconi, alla ricerca di soci disposti ad entrare in società, ha partorito un contatto con Zong Quinghgou, il secondo uomo più ricco della Cina con un patrimonio stimato in 11,5 miliardi di dollari. E' proprietario del colosso Wahaha, che è la terza bevanda più consumata nel suo Paese, e in passato aveva provato a portare avanti l'acquisizione del Liverpool. In questo caso, non risultano cifre precise, ma il 68enne magnate cinese avrebbe inviato da tempo in Europa dei collaboratori per sondare eventuali aziende, anche italiane, da acquistare e con lui potrebbe decollare l'ipotesi della costruzione del nuovo stadio del Milan.