Ligue 1: Ibrahimovic picchia, Ancelotti sotto attacco. Torna in Italia?
E' stato costruito per vincere il campionato già a dicembre e stravolgere il calcio europeo oltre che gli equilibri economici ma dopo tre giornate di Ligue 1 il Paris Saint-Germain è già entrato in crisi. Di risultati, con tre pareggi e solo due gol fatti, di gioco, poco spettacolare e povero di idee. La colpa di tutto ciò, secondo la stampa francese, è di Carlo Ancelotti, tecnico italiano arrivato lo scorso dicembre al posto del positivo ma esonerato Kombuaré e per questo mai digerito. In dieci mesi l'ex allenatore del Milan ha provato diversi modelli tattici, è passato dal 4-3-2-1 al 4-2-3-1 fino a proporre il 4-4-2 a rombo, ma non è mai riuscito a trovare i giusti equilibri. In panne, lo definisce L'Equipe, un commento gentile rispetto a quelli che circolano tra gli addetti ai lavori. Ancelotti, per cui parla di un ritorno in Italia, è accusato di non essere capace di far convivere i giocatori di classe (proprio lui che aveva puntato contemporaneamente su Pirlo, Rui Costa, Rivaldo e Seedorf) e le teste calde.
Tra queste c'è indubbiamente Zaltan Ibrahimovic che dopo le bizze sull'ingaggio e il numero di maglia (voleva il 10 di Nené) ha ancora trovato il modo di far parlare di sé per motivi non legati al campo. L'attaccante svedese è venuto alle mani con Nené durante un allenamento, dopo un intervento duro dell'ex Monaco, tanto che sono dovuti intervenire i compagni per evitare guai peggiori. Zlatan è già stato decisivo con Lorient, non sembra però ssere entrato in armonia con i suoi compagni di squadra, ai quali non vanno giù gli atteggiamenti da divo dell'ex punta del Milan. Un deja vu.