Eccoli i primi fischi, i primi mugugni. Immancabili quando non si vince, giustificati se la squadra in questione è placcata d'oro ed è destinata a stravincere. Sono arrivati domenica sera, mittente il pubblico del Parco dei Principi, destinatario Carlò Ancelotti.  Il suo Paris Saint-Germain, nella sfida contro il Montpellier secondo della classe, riesce a strappare solo un misero punticino al fotofinish, grazie ad Hoarau, deludendo soprattutto dal punto di vista del gioco. Ancelotti fa il pompiere, ma nelle ultime due partite sono arrivati due pareggi che rendono la corsa per il titolo più complicata del previsto. E' presto per fare drammi, bisogna però essere realisti: il Montpellier è una seria candidata alla vittoria finale perchè ha un gruppo solido e quadrato e ha in Giroud e Belhanda (che piace al PSG) due giocatori di alssoluta qualità.

Dietro è sempre grande bagarre, ma nessuno sembra avere continuità. Il Lille vince, Lione e Marsiglia no. Les Dogues espugnano Lorient grazie a Debuchy, centrocampista che tanto piace al Valencia, Lloris e compagni perdono di misura a Bordeaux, mentre a Deschamps non basta il guizzo di Alou Diarra per avere la meglio del Valenciennes, che esce dal Velodrome con un preziosissimo punto salvezza. Tre punti in goleada per Saint-Etienne e Tolosa (a segno anche Riviére, che Wenger vorrebbe portare all'Arsenal) il Sochaux pareggia contro l'Auxerre e rimane all'ultimo posto in campionato, in compagnia del Nizza.