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  • Marsiglia nel caos: Marcelino si dimette e gli ultras chiedono la testa del presidente Longoria

    Marsiglia nel caos: Marcelino si dimette e gli ultras chiedono la testa del presidente Longoria

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    Dopo il Lione, è il turno del Marsiglia. Appena 5 giornate di campionato e un'altra big del calcio francese decide di cambiare guida tecnica (ieri la presentazione di Grosso al posto dell'esonero Blanc), in una clima di rabbia e delusione generato dalla pessima partenza di questa stagione e da un rapporto con le frange più calde della tifoseria ai minimi storici. L'eliminazione per mano del Panathinaikos dal tabellone della Champions League era stato il pericoloso campanello d'allarme su quelle che sarebbero state le enormi difficoltà ambientali nelle quali sarebbe proseguito il nuovo corso inaugurato dallo spagnolo Marcelino Toral.

    LE DIMISSIONI - Il successore di Igor Tudor, tecnico che fra alti e bassi aveva portato a casa il terzo posto al termine dell'ultima Ligue 1 ma che aveva gettato la spugna al termine della stagione sbattendo la porta. E' durata appena sette partite l'esperienza dell'ex Villarreal e Valencia, che secondo L'Equipe ha comunicato a squadra e dirigenza che non esistano più i presupposti per andare avanti, nonostante un contratto in essere fino a giugno 2025. E a subentrargli, almeno per l'immediato, sarà un'autentica leggenda dell'OM e del calcio francese. Giovedì sera, per il primo appuntamento della fase a gironi di Europa League, toccherà infatti a Jean-Pierre Papin, attaccante del Marsiglia dal 1986 al 1992, con un bottino di 134 reti in 215 partite e un Pallone d'oro conquistato nel 1991 prima del suo trasferimento al Milan.

    TOCCA A JPP - Da allenatore la sua ultima esperienza risale al 2022, quando concluse la sua esperienza al timone dello Chartres, formazione di Championnat National 2, la quarta serie francese: attualmente ricopriva l'incarico di consigliere del club. Raccoglie un Marsiglia quarto in classifica, che ha ottenuto 9 punti in campionato, frutto di 2 vittorie e 3 pareggi, ma reduce da una serie di prestazioni poco convincenti. A Marcelino gli ultras locali non hanno perdonato anche una gestione giudicata troppo rigida dello spogliatoio, con la rinuncia avallata dai vertici del club di diversi giocatori di qualità tecnica e carisma (da Payet a Sanchez, passando per Malinovskyi e il neo-laziale Guendouzi). E non viene perdonata una vicinanza eccessiva al presidente Longoria e al direttore sportivo Ribalta per i rispettivi trascorsi in Spagna.

    VIA PURE LONGORIA? - Tutte circostanze comunicate di persona nella giornata di ieri, al termine di un confronto descritto come infuocato tra i sostenitori marsigliesi e alcuni rappresentanti del consiglio di amministrazione. Una situazione che, secondo quanto ricostruisce Eurosport Spagna, è sfuggita di mano e avrebbe portato i contestatori a proferire minacce verbali nei confronti di Longoria. Tali da indurre più di qualche valutazione nei confronti del dirigente spagnolo circa la possibilità di rimettere a sua volta il mandato.

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