Ligue 1 2010: Deschamps, ritorno al passato. Il Lille va di moda con Hazard
Prima il Marsiglia, poi il Lille. La Ligue 1 ha detto questo nel 2010. Nei primi sei mesi è stata una cavalcata di Niang e compagni, di nuovo sul tetto di Francia dopo 18 anni di astinenza (anche se c'è chi considera valido il titolo del 1993, poi revocato per una calciopoli d'Oltralpe). Era il Marsiglia di Barthez, Angloma, Boli, Desailly, Voller, Boksic, Abedi Pelé e soprattutto Didier Deschamps, in panchina 17 anni dopo a guidare un gruppo con giocatori del calibro di Mandanda, Niang, Ben Arfa, Taiwo e Valbuena, poi convocato da Domenech per il Mondiale in Sudafrica. Un titolo, il nono della storia, voluto fortemente, conquistato all'ultima giornata grazie al ko dell'Auxerre di Jean Fernandez sul campo del Lione di Lisandro Lopez, eletto miglior giocatore della Ligue 1, e Hugo Lloris, scelto come miglior portiere del campionato. La stagione 2009-2010 del Marsiglia si è chiusa anche con il trionfo nella Coppa di Lega, grazie alla vittoria contro il Bordeaux nella finale di Parigi.
Il secondo semestre in Francia ha regalato più di una sorpresa. A turno, Saint-Etienne, Marsiglia, Lille, Psg, Brest, Rennes hanno conquistato la vetta. Alla fine ha avuto la meglio il Lille di Eden Hazard, miglior giovane dello scorso campionato, e di Moussa Sow, 24enne senegalese capocannoniere con 14 gol. Ad una lunghezza di distanza c'è il Paris Saint-Germain di Hoarau e Nené, arrivato in estate dal Monaco, in scia il Lione, che dopo un inizio difficile (una vittoria in quasi due mesi) è tornato protagonista, complice la grande incertezza che regna (tra la zona retrocessione e la vetta ci sono solo 13 punti). Tutte le squadre sono in corsa per tutti i traguardi, fatta eccezione per l'Arles-Avignon. Che come per il Grenoble la scorsa stagione, è destinato a retrocedere in Ligue 2 a marzo.
