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  • Liga spagnola: duopolio Real Madrid-Barcellona e manca ancora il respiro 'internazionale'

    Liga spagnola: duopolio Real Madrid-Barcellona e manca ancora il respiro 'internazionale'

    • Marcel Vulpis
      Marcel Vulpis
    Storicamente la Liga spagnola (da quest’anno firmata dal colosso dell’intrattenimento EA Sports) è dominata dal duopolio Real Madrid-Barcellona. Sono i team iberici più vincenti della prima divisione, ma anche e soprattutto i più ricchi a livello commerciale.

    Secondo una recente indagine di “Football Benchmarki due top club sono sponsorizzati, sul fronte maglia, rispettivamente, da Fly Emirates (Real Madrid) e Spotify (Barça), per un budget annuo pari a 70 milioni di euro a testa. Le Merengues superano gli azulgrana, invece, sul fronte della sponsorizzazione tecnica. Adidas investe 120 milioni di euro (fino al 2028) sui Blancos, la rivale Nike circa 105 milioni a supporto dei catalani (il contratto terminerà nel giugno 2024). I due team contribuiscono per il 60% al totale degli affari commerciali generati dalle squadre della Liga.

    Solo l’Atlético de Madrid riesce a tenere loro testa. Non soltanto è riuscito a contenere la crisi del Covid-19, ma è stato anche l’unico club ad aumentare le proprie entrate durante la fase dell’emergenza sanitaria (soprattutto dopo aver potenziato l’area marketing-commerciale interna).

    Di recente ha siglato un nuovo accordo di sponsorship (della durata di 4 anni) con il vettore saudita Riyadh Air per 40 milioni di euro a stagione (fino al 2027). Il marchio in esame ha sostituito la piattaforma di trading online WhaleFin (main sponsor nella precedente stagione). Completano il parterre commerciale dei Colchoneros altri 21 marchi, tra cui Ria money transfer (retro sponsor), Movistar, Civitas, Sorare, Hyundai, Coca-Cola, Caixa Bank e Socios.com.

    Anche in ambito europeo nessun altro club dei cinque campionati top (Premiership, LaLiga, Bundesliga, Serie A e Ligue1) ha siglato, quest’estate, un nuovo contratto di sponsorship di pari livello economico. Al secondo posto troviamo un’altra realtà saudita (Sela, specializzata in intrattenimento sportivo) al fianco del Newcastle United (per oltre 29 milioni di euro), e, infine, l’Aston Villa sul gradino più basso. Il marchio di scommesse sportive BK8 investirà sui Villans, fino al 2026, più di 14,2 milioni di euro.

    Ma la Liga non è sempre un mercato con contratti a sei zeri di proiezione internazionale. In questa nuova stagione, infatti, sono ben tre le squadre senza il main partner della maglia. Nello specifico: il Granada, la Real Sociedad, e, soprattutto, il Siviglia (fresco vincitore del trofeo della Europa League ai danni della Roma). Più in generale il massimo campionato spagnolo si presenta con un posizionamento poco internazionale (ad eccezione degli accordi siglati appunto da Real Madrid, Barcellona e Atlético Madrid).

    Il resto del plotone vede, sulle proprie divise di gioco, esclusivamente marchi di matrice nazionale (tra le novità vi è però il debutto, sulla maglia dell’Almeria, del fondo di venture capital saudita Khaled Juffali Co., con interessi crescenti in Spagna), come nel caso della telco Digi sulle camisetas del Rayo Vallecano e del Cadice, dei prodotti di nutrizione per animali Gosbi (Girona), dell’istituto di credito basco Kutxabank (Athletic Club Bilbao) o di TM Real Estate group (nuovo sponsor della maglia del Valencia). Marchi fortemente territoriali anche per Las Palmas (Gran Canaria) e Villarreal (Pamesa ceramica). Il Deportivo Alavés si affida a Lea (azienda di prodotti per la bellezza), il Mallorca ad Agel (prodotti per la chimica), il Real Betis a Finetwork (telco). La lista degli sponsor della Liga è completata da Tecnocasa (sponsor principale del Getafe) e da Estrella Galicia da sempre al fianco del Celta Vigo. L’Osasuna (club-bandiera del territorio di Pamplona), infine, è firmata dalla ditta di condizionatori Kosner, con sede proprio nello storico capoluogo della comunità autonoma della Navarra.

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