La Liga è ricominciata come si era chiusa. Cioè con Barcellona e Real Madrid che giocano a tennis con le avversarie. E Messi e Cristiano Ronaldo a fare da padroni. Sarebbe troppo facile sprecare parole di elogio sui due calciatori più forti del mondo. Così oggi ci concentriamo su altri due eroi di giornata: Roberto Soldado e Alvaro Negredo.

 

Il bomber del Valencia e il puntero del Siviglia hanno un passato comune. Entrambi sono stati scaricati dal Real Madrid. Troppo poco "star", troppo poco personaggi per restare nelle merengues. La stoffa da galacticos resta però nel loro dna. 

 

Soldado ha trascinato il Valencia nell'incredibile rimonta contro il Racing Santander. Da 1-3 a 4-3 con tre gemme del 26enne prodotto dei blancos. Con il Real solo 16 presenze e due reti da giovanissimo. Poi il peregrinare in prestito all'Osasuna e al Getafe, prima della stabilità al Mestalla. Dove l'anno scorso è esploso (21 reti). E dove quest'anno ha già fatto intuire le sue ambizioni di conferma.

 

Lo Squalo Negredo è un aficionado del gol. Gli è bastata meno di mezzora domenica sera per stendere il Malaga degli emiri con una splendida doppietta. Il Real investì su di lui nel 2005, dopo la stagione d'esordio al Rayo Vallecano. Niente Bernabeu, però. Solo presenze e reti nell'affilliata Castilla. Poi nel 2007 l'Almeria e il salto nella Liga. Due anni convincenti e il ritorno alla base. Dove però rimane pochissimo: il 20 agosto 2009 si trasferisce al Siviglia senza aver mai indossato la camiseta blanca. Qui si conferma bomber di razza. Dopo i 20 gol dell'anno passato, il Real sembra intenzionato a riportarlo ancora nella Capitale. Ma l'affare sfuma e Negredo resta in Andalusia. Dove continua a segnare a raffica