I rappresentanti della lega spagnola (LFP) e quelli dell'assocalciatori iberica (AFE) non hanno trovato l'accordo. Come accaduto già venerdì, la riunione organizzata per questa mattina si è rivelata infruttuosa: "Lo sciopero resta in vigore per la seconda giornata di campionato - ha dichiarato il portavoce dell'AFE, Luis Gil - il problema non è risolto. Capisco che la gente voglia guardare il calcio, ma dobbiamo pensare ai giocatori che soffrono. Sarei più ottimista, ma... non posso".

Le due parti si incontreranno di nuovo martedì alle ore 16. Il conflitto oppone la lega e i giocatori delle due prime divisioni, che sono scontenti del nuovo contratto collettivo. Reclamano dei giorni supplementari di vacanza quando vengono convocati dalle nazionali così come un fondo di garanzia per i loro salari, al fine di proteggersi in caso di fallimento dei club. Sono in ballo circa 200 giocatori, per un totale di 50 milioni di euro. Il sindacato reclama anche la possibilità di vedere il proprio contratto rescisso qualora il giocatore non riceva pagamenti per tre mesi consecutivi.