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     Liga: Mou fa fuori anche il Valencia, è solo Barça-Real. Ma gli arbitri...

    Liga: Mou fa fuori anche il Valencia, è solo Barça-Real. Ma gli arbitri...

    • M.G.

    Ok, non c'è storia. C'eravamo illusi a colpi di Levante e reti di Soldado. Ma in fondo lo sapevamo fin dall'inizio: la Liga è discorso a due tra Real Madrid e Barcellona. Mourinho e Guardiola, Cristiano Ronaldo e Messi. Uno scontro a due tra titani del pallone.

    La differenza tra catalani, madrileni e gli altri è evidente. Ecco perché non ci sarebbe bisogno di aiuti da parte di "terzi". A cosa ci riferiamo? Agli arbitri, naturalmente. Lungi da noi pensare a poteri forti e alimentare la cultura del sospetto. Ma è innegabile che pure in Spagna vada molto di moda la cosiddetta sudditanza psicologica. Basta rivedersi Valencia-Real Madrid di sabato sera. Un grandissimo spettacolo, con un unico intruso: il signor Texeira Vitienes.
     
    Non ci riferiamo all'episodio dell'ultimo minuto (il presunto mani di Marcelo su botta a colpo sicuro dell'indomabile Soldado), su cui è difficile esprimersi anche dopo il replay. Ma in generale alla conduzione della partita. Sicuramente insufficente e schizofrenica. Ma soprattutto condizionata dal solito show di José Mourinho, genio della provocazione a tutto campo. Lo Special One ha ormai una tattica tutta sua per tenere sulle spine le sue squadre e allo stesso tempo fare pressione sul direttore di gara. E non è un caso che alla fine, nel dubbio, il Real finisca per essere favorito. Con tanto di smodate dimostrazioni di giubilo del Vate di Setubal, arrivato a 11 successi consecutivi. Un record.
     
    Non che sia molto diverso al Camp Nou, dove spesso se ne vedono di altrettanto belle. Sebbene lo stile di Guardiola, Xavi e Messi sia di altra pasta, anche i catalani non si possono di certo dire penalizzati dalle direzioni arbitrali. Non è un caso che a Barcellona definiscono i rivali di Madrid "picchiatori" e "provocatori", mentre gli altri rispondono con "tuffatori" e "simulatori". Eppure se c'è un momento nella storia dove gli arbitri non dovrebbero peccare di compiacimento verso i due squadroni spagnoli è proprio questo. 
     
    Con un clima così avvelenato, non osiamo immaginare l'atmosfera del Santiago Bernabeu il prossimo 11 dicembre. La cosa positiva? Chiunque verrà sfavorito, se ci saranno torti arbitrali, non potrà passare per Davide. Perchè dopo i 90 minuti tornerà a recitare la parte di Golia...
     
     
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