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Liga: mi batte il corazon, ho visto Leo Messi, ho visto Leo Messi...
Gli aggettivi sono finiti, restano i numeri. 40 gol in 33 partite stagionali con la maglia del Barcellona, 24 in 19 match di Liga, sei nelle ultime tre partite. Lionel Messi è il giocatore più forte di quest'epoca, la domanda è quando diventerà il calciatore più forti di tutti i tempi. A 24 anni ha già alle spalle oltre 50 trofei, tra personali e quelli vinti con il Barcellona. In attesa di altri record e altri titoli. Domenica ha vinto da solo il match contro l'Atletico Madrid, regalando al Barcellona la 16esima vittoria consecutiva. Un altro record polverizzato, l'ennesimo per una squadra che sembra aver zero punti deboli.
Il Barça sta a Messi come Ronaldo sta al Real Madrid. Se giocasse negli Stati Uniti, CR7 sarebbe il testimonial perfetto del "I love this game". Contro il Real Sociedad è tornato a divertirsi e a divertire: espaldinha e due gol, che mancavano dalla 18esima giornata. Il Real Madrid non getta la spugna, non è nel dna di Mourinho. Che sta ritrovando Kakà e ha riscoperto Adebayor, al secondo gol consecutivo dopo quello segnato all'Atletico Madrid. Sarà il togolese l'arma in più nel rush finale? Mou è soddisfatto, tanto da chiederne a Perez il riscatto a giugno.
Nel campionato B, quello senza Barcellona e Real Madrid, perdono Espanyol e Villarreal, mentre conquista tre punti preziosi il Valencia, grazie ad Aduriz e Costa, che affondano un Hercules privo di Trezeguet. Pareggia il Siviglia, 0-0 nel derby andaluso con il Malaga. Un pareggio che serve a poco a Pellegrini, sempre più ultimo e ora anche con il problema del portiere. Il 21enne Sergio Asenjo, arrivato a gennaio dall'Atletico Madrid, ha subito la rottura dei legamenti del ginocchio destro e sarà costretto a stare lontano dai campi di gioco per mesi. Per il numero uno spagnolo, considerato il nuovo Casillas ai tempi del Valladolid, è il secondo infortunio serio al ginocchio in due anni. In bocca al lupo.
