Chi è primo nella Liga? Il Barcellona o il Real Madrid? Nessuno dei due, alla faccia di chi sostiene che in Spagna esistano solo due squadre. La "rivolta delle altre" porta la firma del Valencia di bomber Soldado e del magico Betis di Pepe Mel.

la strana coppia comanda la Liga dopo tre giornate a punteggio pieno. Los Che ha vinto sul terreno difficile dello Sporting Gijon grazie al solito gollettino dell'ex attaccante di Real Madrid e Getafe. Mercoledì sera al Mestalla il test della verità contro il Barcellona. Dovesse scapparci la sorpresa, chissà che il Valencia non si abitui alla vetta.

Prezioso anche il successo del Betis sul sempre caldissimo campo dell'Athletic Bilbao. Un 3-2 ottenuto con merito, ma anche sacrificio, dato che gli andalusi hanno dovuto difendere il vantaggio in inferiorità numerica per un lungo tratto della partita. Ora per il Betis si presenta un'occasione storica: se prenderà i tre punti giovedì sera con il Saragozza in casa, molto probabilmente sarà in testa da solo al campionato. Roba da grande squadra, altro che matricola.

Torniamo però a Barcellona e Real Madrid. I catalani hanno spazzato via i dubbi sull'avvio titubante di stagione. L'8-0 sull'Osasuna (esagerati!) al Camp Nou è stato reso ancora più dolce dall'inaspettato k.o. del Real sul campo del Levante. Mourinho ha lasciato a riposo Cristiano Ronaldo per un tempo e ha pagato dazio a causa del gol di Aruna Konè. Fallita l'operazione rilancio per il titolare Kakà. A fine partita lo Special One se l'è presa con l'arbitro, reo di aver espulso Khedira prima dell'intervallo e di non aver tutelato le stelle dei blancos dal gioco maschio dei valenciani. Chiudiamo la panoramica sulla Liga con un caloroso benvenuto a uno dei nuovi candidati al titolo di capocannoniere (Messi e Ronaldo a parte?). Dopo due gare a secco (ma in Europa League aveva già segnato giovedì), si è svegliato infatti Radamel Falcao. Il colombiano ne ha infilati addirittura tre nel convincente successo dell'Atletico sul Racing Santander di Hector Cuper. A proposito, l'ex allenatore dell'Inter è già a rischio panchina: sarà decisiva l'improbabile sfida al Real Madrid di mercoledì sera.