Real Madrid cercasi disperatamente. Le merengues di José Mourinho deludono ancora lontano dal Bernabeu e non vanno oltre lo 0-0 contro il neopromosso Levante. Secondo pareggio in due trasferte e ancora una volta c'è uno zero alla casella gol segnati. Per una squadra che negli anni ci ha abituato a fare un gol più dell'avversario, il dato è preoccupante. Lo Special One chiede tempo, Florentino Perez lo ha difeso pubblicamente, ma non è disposto ad accettare un altro anno senza trionfi. Il Real ha conquistato 11 punti in 5 giornate ed è a -2 dalla capolista Valencia. Ma a Madrid conta solo essere davanti a tutti. Non contano i punti. Per informazioni chiedere a Pellegrini. Domenica arriva il Deportivo. E l'imperativo è sempre lo stesso. Ganar. Con gol.

Vincere. Perchè il Barcellona ha dato l'ennesima prova di forza e perchè Valencia e Villarreal non mollano un colpo. I blaugrana, senza Messi, espugnano il San Mames di Bilbao, con una prestazione convincente anche su un campo reso pesante dalla pioggia. L'unica nota negativa è l'espulsione per reazione di David Villa, che rischia di saltare il derby personale contro il Valencia, in programma tra due settimane al Mestalla.

Prima il Valencia dovrà confermare la testa della classifica in casa contro l'Athletic Bilbao, dopo aver conquistato nel weekend la quarta vittoria in cinque partite. Agli uomini di Unai Emery sono bastati 10 minuti per archiviare la pratica Sporting Gijon con Topal e Soldado. L'anno scorso Villa-dipendenti, in questa stagione i pipistrelli sono molto più squadra e non è un caso che i nove gol totali sono stati segnati da sette giocatori diversi (Aduriz, Maduro, Joaquin, Mata, Topal, Soldado e Pablo Hernandez).

Non lontano da Valencia c'è Villa-Real, la città del Sottomarino Giallo di Giuseppe Rossi, ancora a segno nel 3-2 della Rosaleda contro il Malaga. Villarreal che oltre all'italiano, ha ritrovato i gol di Nilmar e le giocate di Santi Cazorla. E in mezzo al campo si conferma Borja Valero, dopo la grande stagione con la maglia del Maiorca.