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  • Liberi di tifare

    Liberi di tifare

    Se aveva in mente di trasformare l’inizio del campionato di calcio in un problema di ordine pubblico invece che nella festa di una passione popolare, il ministro Maroni ci è riuscito benissimo, con la sua pervicace insistenza sulla tessera del tifoso, provvedimento frutto di una logica illiberale non solo sua ma rigorosamente bipartisan. I recenti scontri causati dagli ultras atalantini sono una resa dei conti interna al mondo leghista che prima ha usato anche il tifo per farsi strada nel consenso popolare e ora vorrebbe recidere legami diventati imbarazzanti. Voglio essere chiaro: questo giornale sarà in prima fila nella lotta contro le frange violente del tifo che nulla hanno a che spartire con la passione sportiva e che invece rispondono a logiche politiche eversive, ben note agli inquirenti. Semplicemente contestiamo che lo strumento tessera del tifoso sia quello giusto per combatterle. Al contrario, offre a queste frange che potrebbero essere messe fuori gioco da una intelligente politica di prevenzione, il palcoscenico di una protesta che coinvolge anche persone normalissime che non vogliono essere schedate per il solo fatto di essere tifosi di una squadra di calcio. Esistono modi più efficaci e mirati per impedire ai violenti di entrare negli stadi, invece di fare di tutt’erba un fascio. E appare davvero incomprensibile che il ministro occupi le prime pagine dei giornali con la sua guerra personale mentre a Reggio Calabria la potenza criminale della ’ndrangheta afferma il suo dominio sul territorio con un devastante attentato (il terzo) contro il coraggioso procuratore generale Di Nardo. Tutto ciò richiede un soprassalto di responsabilità da parte dei tifosi per bene, quelli della Roma in particolare. Oggi esordiamo in campionato, facciamo in modo che, se protesta ci deve essere, sia pacifica, non violenta, responsabile, per dimostrare da che parte sta la ragione e da quale il torto. Sosteniamo una squadra che ha un cammino difficile ma che può raggiungere grandi obiettivi. Abbiamo fatto tutto con le nostre sole forze, e solo su di esse dobbiamo contare. La situazione societaria è sospesa, ma l’attuale presidenza ha fatto tutto quanto era nelle sue possibilità per mantenere la squadra a livelli competitivi, ed è solo grazie al fascino di questi colori e alla credibilità di questa dirigenza che riusciamo a condurre in porto l’operazione Burdisso, malgrado il comportamento inqualificabile del Moratti dell’ombrello. I sorteggi di Champions ci mettono in un girone difficile ma non impossibile. Questa sera, dunque, stringiamoci attorno alla squadra con la nostra passione, per una maglia che non ha bisogno di violenza ma solo della forza delle nostre ragioni e del nostro amore infinito

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