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    Cori contro Koulibaly e i napoletani: gara sospesa, ecco cosa rischia la Lazio

    Cori contro Koulibaly e i napoletani: gara sospesa, ecco cosa rischia la Lazio

    • Daniele Longo
    Il calcio è uno degli sport più belli del mondo. Una manifestazione alla quale assistono  persone di tutte le classi sociali. Putroppo sono anche tanti gli stolti che continuano ad asspiepare le tribune e  compiono atti beceri. Nella gara dell'Olimpico tra Lazio e Napoli, i tifosi della curva di casa si sono resi protagonisti di cori di discriminazione razziale nei confronti del difensore del Napoli Koulibaly. La frangia più calda del tifo laziale è recidiva e diverse volte negli ultimi anni è stata sanzionata dalla Uefa. Non solo Kolulibaly nel bersaglio: il direttore di gara Massimiliano Irrati ha deciso di sospendere la gara al 69' per quattro minuti quando si sono levati cori contro la città di Napoli. Lavali col fuoco", il coro più 'gettonato'. Irrati ha preso una decisione tanto giusta quanto poco abitudinale. Infatti è la seconda volta che accade negli ultimi tre anni: fu l'arbitro Rocchi in occasione di  Milan-Roma del 13 maggio 2013a sospendere per due minuti la gara dopo gli ululati contro l'allora rossonero Sulley Muntari.

    COSA RISCHIA LA LAZIO - Con l'avvento del nuovo Presidente della Figc Carlo Tavecchio è cambiata la norma sulla discriminazione territoriale. La prima riunione del Consiglio federale targato Tavecchio modificò gli articoli 11 e 12 del codice di giustizia che equiparavano come illecito disciplinare la discriminazione razziale a quella territoriale. Le società risponderanno per insulti di secondo genere, "ma - spiegava Tavecchio - con gradualità", e senza chiusura immediata delle curve. La modifica stabilisce che non costituisce più comportamento discriminatorio, sanzionabile quale illecito disciplinare, la condotta che direttamente o indirettamente comporti offesa, denigrazione o insulto per motivi di origine territoriale. Tale offesa è stata cancellata dall'articolo 12, come causa di responsabilità oggettiva delle società. Per quanto concerne gli insulti razzisti dei tifosi saranno inizialmente puniti con avvertimenti e multe alla squadra che sostengono: se recidivi, la squadra subirà delle penalizzazioni in classifica o nei casi più gravi la retrocessione e l'espulsione dal campionato. Le nuove norme della UEFA per lo stesso caso prevedono al massimo la chiusura dell'impianto e il pagamento di una multa di 50mila euro. 

    LE REAZIONI DEI DUE TECNICI - Sarri, tecnico del Napoli, ha spiegato l'umore del difensore Koulibaly:  "Koulibaly l'ho visto solo un secondo dopo la partita, sarà amareggiato ma con l'aiuto dei compagni sarà sereno". Il collega della Lazio Pioli ha avuto due versioni un pò differenti:  La prima ai microfoni della Rai:"I cori di discriminazione non dovrebbero proprio esistere. Servirebbe avere dei valori come rispetto e educazione e non dimenticarli mai". Questa la seconda parte ai microfoni di Mediaset:  "Io non avrei sospeso la gara. I cori sono da condannare, ma così si rischia di dare troppa importanza a una minoranza di tifosi".

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