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Lewandowski spezza la maledizione: il primo gol agli ultimi Mondiali
A SECCO NEL 2018 – Il bomber di Varsavia aveva mancato le sue prime due partecipazioni, non riuscendo a trascinare la sua nazionale nei giorni qualificatori per le edizioni 2010 e 2014. Nel 2018, invece, si era presentato l’appuntamento ma, assieme alla sua Polonia era stato una delle grandi delusioni in Russia: zero gol ed eliminazione ai gironi inflitta da Colombia e Giappone.
L’ULTIMA SPIAGGIA - È strano che uno dei migliori giocatori della sua generazione arrivi a 34 anni con solo un Mondiale alle spalle, meno strano se la sua nazionale non è una delle habituées di queste competizioni, almeno negli ultimi anni. Così, in Qatar era arrivato alla sua seconda e ultima occasione di togliere l’ultima macchia da una carriera fenomenale. Tutto sembrava andare per il verso storto: il rigore sbagliato contro Ochoa in Polonia-Messico e il palo contro l’Arabia Saudita sembravano indizi di un finale giù scritto, nonostante l’assist servito a Zielinski. Invece, all’82esimo minuto è successo quello che aspettava da una vita: la palla ha varcato la linea di porta e toccato la rete, un’immagine che per lui fa parte della normalità, ma non in un Mondiale.
Ecco spiegata l’esultanza liberatoria, l’esultanza di uno che sa di aver vinto la sfida con sé stesso e con il proprio destino, l’esultanza di chi finalmente sta trascinando il suo popolo agli ottavi di un Mondiale a 36 anni dall’ultima volta. Esatto, 36 anni fa in Messico, l’ultima nazionale ad essere rimasta impunita al cospetto di Robert Lewandowski.