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    Lettera aperta: caro Berardi, dire no alla Juve è da codardo

    Lettera aperta: caro Berardi, dire no alla Juve è da codardo

    • Stefano Agresti
    Caro Berardi,

    il suo talento ci ha conquistato in fretta, non appena s’è proposto al grande calcio. Abbiamo creduto - e ne siamo ancora convinti - di avere visto in lei le stimmate del campione vero: gran piede, bella corsa, scatto che fa la differenza, senso del gol. Come si dice in questi casi: tecnica e fisico. Ma di calciatori con tecnica e fisico ce ne sono, non un’infinità però qualcuno si trova ancora in questo nostro calcio povero di talenti. Il fatto è che lei ci ha mostrato subito anche un’altra qualità fondamentale: la personalità. Quel coraggio - che a volte diventa sfrontatezza, quasi arroganza - di affrontare anche le squadre più grandi senza timori e tremori. Non a caso le migliori le ha purgate tutte, o quasi (per il Milan è diventato una specie di incubo). E quando non ci è riuscito, ha comunque mostrato gli attributi: mica facile, per uno della sua età, calciare un rigore contro la Roma allo scadere. Pazienza se l’ha sbagliato: il grande De Gregori, uno che quelli della sua generazione-rapper purtroppo conoscono poco, cantava che non è mica da questi particolari che si giudica un giocatore.

    Alla fine restano i numeri e lei, caro Berardi, ha segnato la bellezza di 38 gol - con 23 assist - in serie A: si tratta di un rendimento spaventoso per un ragazzo che ha appena compiuto ventidue anni. Certo, il Sassuolo ha avuto il merito di averla scelta e valorizzata, ma solo con le doti tecniche, fisiche e mentali di cui parlavamo si possono ottenere certi risultati.

    Perciò ci stupisce che proprio lei abbia paura di affrontare la Juve, non da avversario ma da protagonista in bianconero. Che tremi all’idea di indossarne la maglia, di confrontarsi con la squadra e la società migliori d’Italia, di doversi conquistare il posto. Ci dicono che sia spaventato all'idea di fare la fine del suo amico Zaza (che poi non è mica una brutta fine: ha segnato il gol scudetto al Napoli e ora è agli Europei). Da uno che finora ha mostrato il suo carattere, da uno sfrontato e un po’ arrogante come lei, ci saremmo aspettati esattamente il contrario: Juve, arrivo e ti faccio vedere chi sono.

    Caro Berardi, alla Juve i calciatori bravi possono dimostrare al mondo di essere campioni o addirittura fuoriclasse. Guardi Pogba, guardi Dybala. Avere la possibilità di giocarsela al massimo livello e cercare rifugio in un mondo più piccolo e meno ambizioso è - non si offenda - da codardo. Non da lei, insomma. O abbiamo sbagliato finora a giudicarla?

    @steagresti

     

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