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  • Lettera a un procuratore: 'Il premio di formazione è una tassa che ricade sulla famiglia?'

    Lettera a un procuratore: 'Il premio di formazione è una tassa che ricade sulla famiglia?'

    • Jean-Christophe Cataliotti

    Gentilissimo Jean-Christophe Cataliotti,

    Le scrivo perchè vorrei risolvere una situazione poco chiara che riguarda il futuro calcistico di mio figlio. In breve le espongo i fatti. Mio figlio è un classe 2003, gioca a centrocampo e al 30 giugno sarà automaticamente libero di tesserarsi in una nuova società, visto che era un calciatore giovane con vincolo annuale. Mi hanno però informato che la nuova società sarà tenuta a pagare alla precedente un premio di preparazione. Se lo cose andassero così nessun problema. Ma la questione è un'altra. La società dove ancora oggi mio figlio è tesserato mi ha fatto sapere che il premio di preparazione lo devo pagare io, se non totalmente almeno per la metà. E' legittima questa richiesta?

     
    Norme alla mano, la risposta è negativa. Il premio di preparazione deve essere addebitato solo alla futura società che tessererà suo figlio. Ecco cosa, infatti, recita l'art. 96 delle norme organizzative interne della FIGC: "Le società che richiedono per la prima volta il tesseramento come "giovane di serie", "giovane dilettante" o "non professionista" di calciatori che nella precedente stagione sportiva siano stati tesserati come "giovani", con vincolo annuale, sono tenute a versare alla o alle società per le quali il calciatore è stato precedentemente tesserato un "premio di preparazione" sulla base di un parametro...", ecc. ecc.

    Come riporta la norma suddetta, risulta, quindi evidente che sarà la futura società in cui verrà tesserato suo figlio a dover versare il premio di preparazione. Nessuna somma di denaro può essere richiesta ai genitori né interamente né parzialmente.Il motivo per il qualetale richiesta le è stata fatta è facilmente rintracciabile nella prassi.
     
    Avviene, spesso, che le società non vogliano pagare questo famigerato premio di preparazione e, in caso di mancato accordo per una liberatoria di nulla a pretendere da parte della/e precedente/i società, ecco che la richiesta di denaro viene presentata agli "ignari" genitori! In pratica, il quadro che si viene a delineare è il seguente: la società dove risulta ancora tesserato suo figlio concede la liberatoria di nulla a pretendere alla nuova società in cui verrà tesserato suo figlio, e ciò per mere ragioni di opportunità (es. scambi di giocatori o altri favori); da qui la richiesta di denaro al genitore! Sono soldi che lei non deve assolutamente tirar fuori. Denunci quanto le è accaduto a chi di dovere, senza nessun tipo di esitazione.
     
    Cordialmente
    Jean-Christophe Cataliotti
    www.footballworkshop.it
     


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