L'esordio a San Siro con l'Inter, la corte di Guardiola: Antonini Lui, difensore o bomber?
IL BRASILE, L'INTER E GUARDIOLA - Oltre al Monopoli, gli scalpi di Monterosi, Foggia e Benevento: il mare di Taranto come quello di Porto Alegre. Merito del nonno Jorge, che sin da quando Matias è piccolo riprende le sue imprese sui campi brasiliani: video che arrivano alla Dream Soccer, società messa in piedi da Luis Figo per cercare i migliori talenti verdeoro, che lo lancia nel Gremio, prima della chiamata del Meda e del successivo salto triplo nell'Inter di Mancini. Poi l'esordio a San Siro nella 24esima edizione del trofeo Berlusconi, in occasione del derby contro il Milan. Persino Pep Guardiola, ai tempi al Bayern Monaco e allo stadio per osservare i giovani delle milanesi, si accorge del talento di quel brasiliano atipico, nato per fare il difensore.
LA CADUTA E LA RINASCITA CON CAPUANO - Ma è il Cagliari ad aggiudicarselo, superando la concorrenza della Samp: l'esordio in prima squadra, gli allenamenti con Nicolò Barella e poi inspiegabilmente lo svincolo, per una carriera che sembra già terminata agli albori. Ricominciare è difficile, serve tornare a casa: riparte dal Gremio, poi tanta gavetta in Italia, in Serie C con l'Arezzo e in D con Nibionnoggionno e Ravenna. Prima dell'occasione Taranto, con un maestro come Capuano che crede in Lui e lo lancia tra i protagonisti del Girone C di Serie C. A 25 anni, nulla è ancora scritto.
@AleDigio89