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    Leo: 'Mai da dirigente all'Inter'. VIDEO

    Leo: 'Mai da dirigente all'Inter'. VIDEO

    "Quando finirà la mia avventura come allenatore, finirà il mio rapporto con l'Inter". Niente futuro dietro la scrivania per Leonardo all'Inter. Il tecnico nerazzurro ha dichiarato in conferenza stampa alla vigilia dell'anticipo di San Siro contro il Chievo: "Qui voglio fare l'allenatore e non c'è mai stato un progetto da dirigente. Ho un contratto fino al 2012 e vado avanti con lo stesso entusiasmo del primo giorno, per me non è cambiato niente nonostante le ultime due sconfitte pesanti a cui bisogna trovare presto una soluzione. Non sappiamo ancora se sono state determinanti, in ogni caso sono state affrontate con lucidità e senza disperazione".

    "Il mio rapporto con Moratti è chiaro come sempre, il nostro incontro è stato sereno per capire cosa non è andato e cosa pensavamo. Il presidente mi ha visto per tanti anni come dirigente, perché è quello che sono sempre stato prima, ma io ora sono un allenatore. Anch'io a volte continuo a vedere le cose come dirigente, è normale perché lo sono stato per tanti anni e molto spesso ho una visione societaria. Cosa mi sarei detto da dirigente? Forse sarei stato meno bravo del presidente, che è stato davvero bravo. I nomi di altri allenatori accostati alla panchina dell'Inter? Non mi toccano, fa parte del gioco. Da parte mia c'è massima tranquillità, non ho paura di niente e non ho nulla da perdere. Le critiche fanno parte del gioco: c'erano, ci sono e ci saranno. Anche gli elogi a volte sono esagerati e così lo sono anche le critiche, ma io non riesco a fare delle critiche un dramma e degli elogi una cosa straordinaria. Hanno detto anche che volevo dare le dimissioni, ma non avevo voce e non sono riuscito a dire niente...". 

    "Il rapporto coi giocatori è ottimo, non posso dire niente di negativo di nessun giocatore per impegno e disponibilità. Loro devono stare tranquilli e non pensare all'allenatore, perché lo zoccolo duro sono loro. Questo deve essere chiaro, così come è chiaro che io cerco sempre il meglio per la squadra. Mi spiace più il processo sui giocatori che su di me, perché loro hanno fatto tanto e mi sembra una mancanza di rispetto. Milito è un eroe".

    "Adesso pensiamo al Chievo, abbiamo subito l'occasione di rimetterci in gioco ma bisogna pensare partita dopo partita. Sarà una reazione di tanta voglia, psicologicamente le partite non c'entrano una con l'altra. Certo che a livello di energia cercheremo di vedere chi starà meglio. Nel corso di una stagione tutte le squadre possono passare momenti difficili, vince chi riesce a far sì che quei momenti non siano determinanti. Certo in generale per l'Inter non è stata un'annata facile, ma anche nella partita persa con lo Schalke ci sono stati momenti di grande calcio. I gol li abbiamo presi con la difesa schierata, poi il risultato purtroppo è il risultato. La voglia ci ha portato dove siamo, la troppa voglia non è una cosa negativa e ci aiuterà ancora perché è un grande pregio della squadra".
     


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