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VIDEO Leonardo: 'Il gruppo c'è e non si tocca'
Dopo l'1-1 con il Napoli, che consegna matematicamente all'Inter il secondo posto in classifica, Leonardo parla ai microfoni di Sky.
Anche il pareggio di oggi rafforza il rapporto tra Leonardo e l’Inter?
"Credo sia un obiettivo raggiunto, essere matematicamente al secondo posto è una cosa importante. L’obiettivo è sempre vincere, essere primo, però è anche vero che quello delle ultime due giornate fosse anche quello di confermare il nostro secondo posto".
Il vostro grande obiettivo è il 29 maggio: a cosa ti è servita la partita di oggi?
"A tante cose: Materazzi ha fatto molto bene, vedere Samuel un quarto d’ora, Milito e Thiago Motta hanno giocato 90 minuti, tante cose. Come prestazione, credo che la squadra abbia fatto molto bene, soprattutto nel primo tempo".
Ci sono dei giocatori che senti di voler blindare?
"Non c’è niente che dobbiamo toccare. La squadra quest’anno ha avuto una stagione difficile, ma il gruppo c’è".
Sei arrivato terzo l’anno scorso, secondo quest’anno…
"C’ho pensato, sinceramente. E in Champions sono stato agli ottavi, poi ai quarti… si incrementa".
Una stagione dopo l’altra, due grandi società di una stessa città: cosa ti hanno dato di diverso?
"Direi che prendo sempre la parte positiva, anche il passaggio dal Milan all’Inter. Mi considero davvero un privilegiato per poter vivere, a livello umano, tutte queste cose, nel bene e nel male. Cerco di crescere, imparare e andare avanti".
Bisogna cambiare parecchio?
"Non credo. Tutte le squadre hanno bisogno di un’impronta, un’identità. Questa squadra ha tanti mezzi per giocare in tanti modi diversi, ma forse c’è da fare una scelta. Bisogna definire certi ruoli, può succedere con i giocatori che abbiamo, ma anche con qualcosa di diverso che ci possa dare alternative".
Sette sconfitte in cinque mesi, quattro in tre settimane.
"Lo scontro con il Milan, prima in classifica, è stato un momento importantissimo. Abbiamo avuto 15 giocatori in giro per il mondo per due settimane. Più che le tre settimane sono stati quattro giorni. Poi siamo stati veramente bravi a riprenderci".