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Leonardi: 'Sono stato un c... ad accettare il Parma. Debiti? Colpa di Ghirardi. Su Taci e Manenti...'
L'ex ds del Parma, Pietro Leonardi, ha parlato a La Repubblica per commentare le sue ultime esperienze soffermandosi principalmente sulla disastrosa chiusura dell'avventura con il Parma: "I debiti li ho trovati quando sono arrivato, in parte ereditati dalla gestione Tanzi, in parte fatti nei primi anni di presidenza Ghirardi con campagne acquisti scriteriate. Il Parma era già stato spolpato. Chiedo scusa ai tifosi perché quella squadra a novembre, molto prima della crisi, era ultima in classifica. Per il resto non ho nulla di cui vergognarmi: mai rubato o distratto un euro della società. Non l’ho fatto fallire io il Parma".
CHE ERRORE - "Sono stato un c.... La proprietà insisteva ed io ho accettato un po’ per vanità un po’ perché mi scocciava dire di no. Ma ero tranquillo, c’era una “support letter”, firmata dalla mamma di Ghirardi e dagli amministratori delle sue società e rinnovata tutti gli anni, che garantiva il pagamento dei debiti. Poi nel 2014 per la prima volta cominciai a pensare che poteva finire male. Eravamo stati travolti da eventi negativi. La qualificazione in Europa League ci avrebbe portato almeno 12 milioni, avevo venduto Biabany al Milan per 8. Poi il caos: niente coppe per un problema di incentivi all’esodo e Biabany non superò le visite mediche".
GHIRARDI - "Ghirardi? Sparito. Fece solo una conferenza stampa attaccando tutti e da lì ci siamo messi contro anche le istituzioni. Annunciando le sue dimissioni ci ha creato un grave problema di gestione. Il sindaco Pizzarotti, i personaggi più rappresentativi delle istituzioni parmensi mi chiedevano di restare, dicendomi che non potevo lasciare, che ero l’unico riferimento credibile e che mi avrebbero sostenuto".
SU TAVECCHIO E LOTITO - "Tavecchio è venuto a Parma a dire che non sapeva nulla. Ma io dopo la sue elezione sono stato da lui a Roma quattro volte e in due occasioni era presente anche Lotito, a dirgli che la situazione era drammatica. Mi ha portato anche al Credito Sportivo per farmi avere un finanziamento
FRA FONDI E MERCATO - "I 300 movimenti di mercato sono diventati la leggenda di questa storia. Con il mercato ho portato al Parma 195 milioni. Le plusvalenze non le ho inventate io. Guadagnavo trecentocinquanta mila euro netti. L’aumento me lo ha dato il cda del Parma. Il prestito era di 865mila euro, soldi che ho girato il giorno dopo all’Udinese per un risarcimento concordato con Pozzo. Ho dimostrato alla giustizia sportiva di aver restituito tutto. Ma la sentenza di radiazione l’avevo già letta sui giornali annunciata da Tavecchio".
TACI E MANENTI - "Con Taçi ha fatto tutto Ghirardi, io non sapevo chi fosse. In quel periodo passavo da un collasso a una crisi depressiva, ero bollito. Di Taçi ricordo che mi ha fatto passare sette ore davanti ad un fax in attesa del bonifico per pagare gli stipendi che mi annunciava tutti i giorni per due mesi. Mai arrivato. Manenti l’ho visto una volta e mi è bastato...".