Parma, Leonardi: 'La metà di Schelotto vale 2,5 milioni. Abbiamo rifiutato offerte per i nostri big' VIDEO
Intervenuto a margine della presentazione di Ezequiel Schelotto nella sua nuova avventura con il Parma, il direttore sportivo dei ducali, Pietro Leonardi, ha parlato del mercato gialloblu, delle ottime operazioni concluse di alcuni dettagli legati proprio all'approdo di Schelotto alla corte di Donadoni: "Siamo contenti e orgogliosi di portare nuovi giocatori a Parma. Se un anno fa avessimo realizzato questo scambio, chissà cosa si sarebbe detto: perché Mendes era quasi sconosciuto, mentre Schelotto e Rossini erano giocatori ambiti da tutti in sede di mercato. Ci tengo anche a precisare che con Valdes abbiamo interrotto sei mesi prima un contratto che andava in scadenza a giugno, Rosi e Benalouane sono stati invece mandati in prestito per valorizzare un nostro patrimonio tecnico. La metà di Schelotto vale 2.5 milioni, abbiamo il diritto di riscatto a nostro favore. Il Parma risparmia anche sugli ingaggi".
Capitolo cessioni, Leonardi non vuole sbilanciarsi sull'addio, ipotizzato di giocatori importanti come Parolo e Cassano: "Se certe offerte non sono arrivate, non credo che arrivino entro il 31. Ne abbiamo rifiutate molte, non ritenendole idonee. Ho fatto alcune scelte di tipo tecnico, vedremo a fine stagione se saranno state giuste o sbagliate. La cessione di un big non dipende solo dal Parma, ma anche da chi lo vuole comprare. Non voglio giocatori che hanno la testa da altre parti, ma ad oggi non ci sono situazioni di questo tipo. Tutte le società medio-piccole hanno bisogno di mettere a segno delle plusvalenze. Schelotto ad esempio è un classe 89, sento dire che è vecchio. Scoprire giocatori a parametro zero e poi rivenderli a cifre importanti per noi è motivo di orgoglio, siamo certi che funzioniamo nello scouting”.