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Lento, fuori condizione e impacciato: al Milan gioca il fratello scarso di Alex
Qualcuno si ricorda dell'Alex che dirigeva le difese di PSV Eindhoven, Chelsea e Paris Saint Germain con l'autorevolezza e il piglio del leader, tanto da far innamorare delle sue qualità calcistiche Carlo Ancelotti? Ecco, scordatevelo, perchè la brutta copia in rossonero del centrale rossonero è uno spettacolo che fa male agli occhi e al cuore di chi lo ha visto esprimersi su ben altri livelli fino alla scorsa stagione. Una serie infinita di infortuni muscolari ma soprattutto un rendimento ben al di sotto delle aspettative di chi pensava che potesse diventare il nuovo leader della difesa del Milan.
INFORTUNI IN SERIE - Arrivato a parametro zero dal Paris Saint Germain, ma con un fardello da 10 milioni di euro lordi di ingaggio fino a giugno 2016, Alex aveva iniziato la stagione sotto le migliori premesse, risultando tra i migliori in campo sia contro la Lazio che contro il Parma ma, già in occasione della prima trasferta stagionale, il brasiliano si procura il primo guaio muscolare che lo tiene lontano dai campi per circa 20 giorni. Quasi insuperabile sui palloni alti, da sempre una spina nel fianco per i vari reparti arretrati che si sono avvicendati nelle ultime stagioni, ma incredibilmente fragile sotto il profilo atletico, come dimostra il nuovo stop dello scorso 21 novembre nella gara contro il Palermo e la successiva ricaduta in allenamento che lo rimette a disposizione di Inzaghi solo con l'anno nuovo.
VIA A FINE STAGIONE? - Stenta il Milan sin dalle prime partite del 2015 e tra i giocatori a risentire maggiormente della perdita di equilibrio del gruppo e, forse, del richiamo di preparazione svolto a fine dicembre a Dubai, è proprio il possente centrale sudamericano. Ancora più lento ed imballato di quello visto nel 2014, in difficoltà al cospetto di qualsiasi attaccante lo sfidasse nell'uno contro uno; una serie di svarioni inaugurata nell'1-2 casalingo contro il Sassuolo, in cui è colpevole in occasione di entrambe le reti degli emiliani, fino alla disastrosa partita contro il Chievo, in cui i vari Meggiorini, Pallissier e Paloschi lo espongono a una brutta figura dietro l'altra. Il cambio della guardia in panchina a cui il Milan andrà incontro a giugno potrebbe fare altre vittime e non è escluso che Alex sia uno dei bocciati eccellenti, con un ritorno in Brasile sullo sfondo.
INFORTUNI IN SERIE - Arrivato a parametro zero dal Paris Saint Germain, ma con un fardello da 10 milioni di euro lordi di ingaggio fino a giugno 2016, Alex aveva iniziato la stagione sotto le migliori premesse, risultando tra i migliori in campo sia contro la Lazio che contro il Parma ma, già in occasione della prima trasferta stagionale, il brasiliano si procura il primo guaio muscolare che lo tiene lontano dai campi per circa 20 giorni. Quasi insuperabile sui palloni alti, da sempre una spina nel fianco per i vari reparti arretrati che si sono avvicendati nelle ultime stagioni, ma incredibilmente fragile sotto il profilo atletico, come dimostra il nuovo stop dello scorso 21 novembre nella gara contro il Palermo e la successiva ricaduta in allenamento che lo rimette a disposizione di Inzaghi solo con l'anno nuovo.
VIA A FINE STAGIONE? - Stenta il Milan sin dalle prime partite del 2015 e tra i giocatori a risentire maggiormente della perdita di equilibrio del gruppo e, forse, del richiamo di preparazione svolto a fine dicembre a Dubai, è proprio il possente centrale sudamericano. Ancora più lento ed imballato di quello visto nel 2014, in difficoltà al cospetto di qualsiasi attaccante lo sfidasse nell'uno contro uno; una serie di svarioni inaugurata nell'1-2 casalingo contro il Sassuolo, in cui è colpevole in occasione di entrambe le reti degli emiliani, fino alla disastrosa partita contro il Chievo, in cui i vari Meggiorini, Pallissier e Paloschi lo espongono a una brutta figura dietro l'altra. Il cambio della guardia in panchina a cui il Milan andrà incontro a giugno potrebbe fare altre vittime e non è escluso che Alex sia uno dei bocciati eccellenti, con un ritorno in Brasile sullo sfondo.