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Leicester e Rostov sarebbero mai possibili in Italia?
Ma in futuro potrebbe accadere ancora? Per la legge dei grandi numeri, nulla è impossibile, e quindi: si accadrà! Ma quando non è dato saperlo. Certo se proprio dovessimo divertirci a fare un gioco per il prossimo campionato, sarebbe molto difficile trovare un identikit di un possibile underdog italiano. Dovremmo immediatamente escludere Napoli e Roma, che al netto del loro palmares hanno comunque a disposizione due squadroni, dovremmo escludere anche la Fiorentina, che comunque nella sua storia ha già vinto due scudetti e poi è da anni che si trova a lottare per le posizioni di vertice del nostro campionato. E allora chi potrebbe essere il Leicester o il Rostov della nostra Serie A? Forse due nomi ci sarebbero, e sono due squadre estremamente diverse tra di loro, per storia, palmares, provenienza geografica e stile di gioco, che però sono accomunate dall'avere due presidenti importanti e potenti sia dal punto vista politico che finanziario. La prima è una provinciale che da anni lotta per non retrocedere, ma che campionato dopo campionato arriva sempre più in alto, con la prima storica qualificazione in Europa quest'anno, la seconda invece è una nobile decaduta che da troppi anni si accontenta di poco. La provinciale è formata da una banda di ragazzotti di belle speranze allenati da un giovane bravo e moderno che appartiene alla Nouvelle Vague dei nostri tecnici, che sempre di più si ispirano ad un gioco offensivo e di stampo europeo. La nobile decaduta invece sarà allenata da un sergente di ferro furente e in cerca di riscatto che dopo la negativa – e ingiusta – ultima esperienza , dovuta al peggior momento storico del Milan, farà fuoco e fiamme per dimostrare al mondo calcistico che lui è un vero vincente. Insomma se non lo avete ancora capito stiamo parlando del Sassuolo e del Torino, due squadre che tra l'altro alloggiano in due piazze diversissime dal punto di vista della sociologia calcistica, ma che entrambe si potrebbero rivelare come possibile base ideale per una grande impresa. Sassuolo rappresenta quella provincia operosa e ovattata del Nord, che già di suo sta vivendo un sogno con la Serie A, ma che potrebbe vivere ancora meglio e soprattutto con la giusta incoscienza una folle e imprevista lotta per lo scudetto. La Torino granata è invece un gigante in disparte che cova rancore, ma che nel caso di una grande impresa, saprebbe diventare più vulcanica delle migliori Napoli e Roma.
Insomma stiamo parlando di pura fantascienza calcistica, roba che accadrebbe raramente persino alla Playstation, ma che pure accade nella realtà, come abbiamo visto quest'anno. D'altro canto se dovessimo dare retta solo alla ragione, allora il prossimo campionato non dovrebbe neanche partire, visti i pronostici che mai come adesso nella storia, sono stati cosi estremamente sbilanciati a favore di chi sappiamo. E allora..che cosa ci costa sognare? Lo so è pura follia, ma sono proprio le imprese folli quelle che danno nuovo vigore al sacro fuoco dell'esistenza e poi in fin dei conti sognare non costa nulla e allora perché non farlo?
Leicester e Rostov ci hanno mostrato come si fa e a momenti ci riuscivano entrambe.
Antonio Martines
@Dragomironero