Legrottaglie a CM: 'Rugani? Per me è bravissimo, altri invece lo hanno fatto passare come fenomeno troppo in fretta'
Dal basso. Primi calci in provincia, poi il grande salto. Per Nicola Legrottaglie la storia si ripete, anche da allenatore. E' ripartito dalla profonda Sicilia, dall'Akragas, per misurarsi con un campionato tosto, per farsi le ossa, per imparare prima di conquistare una panchina importante. Una sfida impegnativa, raccontata in esclusiva ai microfoni di calciomercato.com.
Come procede la tua nuova carriera da tecnico?
"Sempre meglio, mi sento a mio agio, è un lavoro che mi piace parecchio. Si avverte la pressione ma la squadra sta rispondendo molto bene sul campo e in questo senso mi sta aiutando".
Obiettivo?
"Salvezza, anche se per il momento la classifica dice altro. Dobbiamo raggiungere quanto prima i punti necessari al raggiungimento del traguardo. Il campionato e' lungo e pieno di insidie, bisogna tenere alta la guardia ma i ragazzi mi seguono. Stiamo lavorando benissimo, vogliamo continuare su questa strada".
Serie A: da dove nasce la crisi della Juventus?
"Secondo me c'è un po' di appagamento ed in fondo è normale che sia così dopo quattro anni vincenti. La Juventus, inconsciamente, ha mollato un po' la presa e le altre hanno una gran voglia di imporsi. Penso che la squadra di Allegri farà decisamente meglio in Champions League, è una questione di stimoli: in Serie A, dopo quattro scudetti consecutivi, è difficile trovarne".
Fatica a trovar spazio Rugani, difensore rivelazione dello scorso anno.
"L'hanno fatto passare troppo in fretta per un fenomeno, dopo appena una stagione di Serie A. È bravo ma ha ancora bisogno di crescere. È anche vero che si trova chiuso da difensori forti, di grande esperienza. Sento parlare di una possibile cessione, magari in prestito, ma se fossi in lui resterei alla Juventus. Sono passate appena dieci giornate, riuscirà a ritagliarsi il suo momento ma dovrà avere pazienza".
Sorprende la solidità della coppia centrale del Napoli: cosa è cambiato rispetto allo scorso anno? "Innanzitutto l'allenatore. Sarri lavora tantissimo sulla fase difensiva e i risultati si vedono. I difensori mi sembrano molto più concentrati, difendono di reparto. Si muovono meglio perché dietro c'è una grandissima organizzazione. I singoli, grazie al lavoro del tecnico, hanno acquisito maggiore sicurezza, basti pensare alla crescita esponenziale di Koulibaly che fino a qualche mese fa lasciava molte perplessità. Lo stesso Albiol, dopo un periodo di appannamento, e' tornato a guidare con grande autorità la difesa".
Scudetto: chi puo' vincerlo? "Roma e Napoli mi sembrano le squadre più attrezzate, se la giocheranno fino alla fine".
Come procede la tua nuova carriera da tecnico?
"Sempre meglio, mi sento a mio agio, è un lavoro che mi piace parecchio. Si avverte la pressione ma la squadra sta rispondendo molto bene sul campo e in questo senso mi sta aiutando".
Obiettivo?
"Salvezza, anche se per il momento la classifica dice altro. Dobbiamo raggiungere quanto prima i punti necessari al raggiungimento del traguardo. Il campionato e' lungo e pieno di insidie, bisogna tenere alta la guardia ma i ragazzi mi seguono. Stiamo lavorando benissimo, vogliamo continuare su questa strada".
Serie A: da dove nasce la crisi della Juventus?
"Secondo me c'è un po' di appagamento ed in fondo è normale che sia così dopo quattro anni vincenti. La Juventus, inconsciamente, ha mollato un po' la presa e le altre hanno una gran voglia di imporsi. Penso che la squadra di Allegri farà decisamente meglio in Champions League, è una questione di stimoli: in Serie A, dopo quattro scudetti consecutivi, è difficile trovarne".
Fatica a trovar spazio Rugani, difensore rivelazione dello scorso anno.
"L'hanno fatto passare troppo in fretta per un fenomeno, dopo appena una stagione di Serie A. È bravo ma ha ancora bisogno di crescere. È anche vero che si trova chiuso da difensori forti, di grande esperienza. Sento parlare di una possibile cessione, magari in prestito, ma se fossi in lui resterei alla Juventus. Sono passate appena dieci giornate, riuscirà a ritagliarsi il suo momento ma dovrà avere pazienza".
Sorprende la solidità della coppia centrale del Napoli: cosa è cambiato rispetto allo scorso anno? "Innanzitutto l'allenatore. Sarri lavora tantissimo sulla fase difensiva e i risultati si vedono. I difensori mi sembrano molto più concentrati, difendono di reparto. Si muovono meglio perché dietro c'è una grandissima organizzazione. I singoli, grazie al lavoro del tecnico, hanno acquisito maggiore sicurezza, basti pensare alla crescita esponenziale di Koulibaly che fino a qualche mese fa lasciava molte perplessità. Lo stesso Albiol, dopo un periodo di appannamento, e' tornato a guidare con grande autorità la difesa".
Scudetto: chi puo' vincerlo? "Roma e Napoli mi sembrano le squadre più attrezzate, se la giocheranno fino alla fine".