Lega Pro: |Il bilancio di Ghirelli
Francesco Ghirelli, Direttore Generale della Lega Pro, traccia un primo bilancio sull’ultimo quadriennio della Lega sotto la guida del Presidente Mario Macalli.
“La riforma dei campionati approvata in Consiglio Federale il 21 novembre scorso, segna una svolta inusuale in Italia, restia alle riforme. Ma l’azione del Presidente Macalli, oltre a questo, ha ottenuto anche di stilare delle regole triennali per l'iscrizione che consentono certezze e programmazione ai club, insieme all’introduzione del budget. Tutto ciò porterà maggiore equilibrio economico-finanziario delle società, che verranno così instradate verso una cultura d'impresa stabile ed innovativa. L’obiettivo è quello di alleggerire i club da vincoli, fidejussioni e penalizzazioni. Nel contempo è stato risolto il problema dei diritti tv dell’ex Melandri, che ha consentito di distribuire 42 milioni di euro ai club nella stagione 2011/12.
Grazie al lavoro di questi ultimi anni siamo diventati una “Lega riconosciuta”. Lo dimostrano i progetti editoriali e gli spazi per i club su Tv, giornali locali, siti web, radio, che ci hanno consentito di 'posizionarci' sempre di più come la Lega delle città e dei comuni, dei giovani e dei valori.
Ma non solo: lo dimostra anche il fatto che siamo la Lega della lotta alle contraffazioni nelle scommesse sportive, leader in Europa e nel mondo, e per questo ci chiamano a Parigi, in Finlandia, a Bruxelles.Sono partiti progetti come gli stadi senza barriere (per ora con L'Aquila, Cremona, Perugia, Catanzaro); il programma Supporter Trust per allinearsi con Germania ed Inghilterra ( L'Aquila, Rimini, Aversa Normanna ecc); i progetti legati alla multimedialità' ( Highlights con Popi Bonnici, streaming, web ecc).
Il lavoro della Lega si basa sulla progettualità: non a caso sono state stilate convenzioni con i Paesi Arabi (Oman, Dubai, Qatar ecc), al fine di poter portare i nostri giovani a giocare in aree in grande sviluppo sportivo ed economico. In questo modo riusciamo a valorizzare i giovani calciatori dei club di Lega di Pro e anche ad utilizzare il calcio come vettore delle imprese. Mario Macalli in questi anni è riuscito a portare la Lega ad essere la “Confindustria” del calcio con tutti i suoi 69 club".