Lega, Baldini: |'Non condividiamo rielezione di Beretta'
Ai microfoni di Sky Sport HD, nel pre partita del match dell’Olimpico, il Direttore Generale della Roma Franco Baldini.
Sulla rielezione di Beretta a Presidente di Lega: "Ci si aspettava della discontinuità, niente di personale con Beretta, ma evidentemente rappresenta la continuità, poi, a proposito di Beretta, è un dirigente di Unicredit, che è socio di minoranza della cordata americana, eppure voi gli avete votato contro. E’ l’unico caso in Italia di conflitto d’interesse al contrario. Sinceramente, la nostra posizione rispetto alle elezioni del presidente di Lega, è sempre stata chiara fin dall’inizio, visto che è stato riconosciuto unanimemente che questa Lega non avesse fatto bene negli ultimi quattro anni e pensavamo che cambiare fosse la cosa migliore da fare e tutti, più o meno, erano d’accordo a parole. Non era nemmeno una situazione tanto gattopardesca, nel senso che almeno lì tutti cambiavano perché non cambiasse niente. Qui hanno fatto una sintesi e non è cambiato niente, punto. Il discorso, per quanto ci riguarda, ovviamente premesso che le decisioni si prendono a maggioranza e che una maggioranza ha preso questo tipo di decisione, noi ci uniformeremo a questo, cercando di portare dei contributi, delle proposte, perché possa venire, quanto meno, cambiato, il modo in cui viene governato la Lega, visto che non se ne possono cambiare le persone, perché fino ad adesso è semplicemente stata un’attribuzione di poteri a persone diverse, ma non si è parlato minimamente di programmi e di governante, un nuovo modo di governare la Lega, visto che nel mondo ci sono degli esempi e non è che bisogna inventarci tante cose. Bastava semplicemente cercare di replicarne quelli virtuosi da altre parti. Per questo, la nostra posizione era quella di supportare la candidatura di Abodi perché aveva dimostrato che con la Lega di Serie B aveva fatto un buon lavoro. Qui veniamo alla candidatura di Beretta, che non è niente altro che la dimostrazione che, il fatto di non averlo votato, non abbiamo minimamente cercato di coltivare un interesse personale, come invece, da più parti è stato fatto, ma cercavamo qualcosa che potesse rappresentare una cosa buona per tutta la Lega, perché io penso sempre che il beneficio o il benessere delle componenti di un’associazione derivano da quanto è forte e da quanto sta bene l’associazione e non viceversa. Questa è la nostra posizione, che adesso dovrà cercare di uniformarsi a quella che è stata una decisione presa a maggioranza.