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  • Lega A, Casini: '7 big hanno scelto di andarsene. Aiuti statali? Chi li usa non farà mercato libero. Preoccupati dal caso D'Onofrio...'

    Lega A, Casini: '7 big hanno scelto di andarsene. Aiuti statali? Chi li usa non farà mercato libero. Preoccupati dal caso D'Onofrio...'

    • Emanuele Tramacere, inviato
    Il presidente della Lega Serie A, Lorenzo Casini è intervenuto in conferenza stampa al termine dell'Assemblea di Lega. 

    LE 7 BIG - "Sette squadre hanno deciso di utilizzare un loro diritto, cioè quello di non partecipare all'assemblea, creando un minimo di incertezza iniziale. Abbiamo verificato che ci fosse il numero legale per l'assemblea con 12 squadre presenti e ne bastavano 11 allora l'assemblea è iniziata. Il motivo per cui se ne sono andate è il non aver raggiunto un'intesa sull'elezione del consigliere. Io ho il dovere di rispettare lo statuto e chiesta l'unanimità di un rinvio ai 12 club presenti, chiesti hanno scelto di rinviare l'elezione del consigliere ad una prossima assemblea da convocare prima del 5 dicembre".


    FISCALITA' - L'Assemblea mi ha confermato il mandato per continuare a dialogare con le istituzioni per trovare il modo migliore per attemperare agli adempimenti fiscali. La sospensione dei pagamenti fiscali è una norma che riguarda tutto lo sport, non solo il calcio. Ovviamente la Serie A è il maggior contribuente, ma non è una colpa. L'altro tema, che è poi il cuore della questione, è che questa dilazione era stata presentata dal governo come la principale possibilità di sollievo e ristoro, dato che altri mezzi non sono stati messi in atto. Nelle interlocuzioni che ho avuto con il governo precedente l'ipotesi della rateizzazione era la più ragionevole per chiudere una vicenda nata durante la pandemia, e trattata già 12 mesi fa. La misura della sospensione dei pagamenti fu decisa a marzo quando la rateizzazione non fu concessa. Il tema è se pagare o no una sanzione ulteriore per la rateizzazione.

    RIFORME - "La commissione riforme sta lavorando alacremente su una serie di temi che riguarda non solo il gioco, ma anche i giovani, gli investimenti, il rapporto con le altre leghe. Ci sarà un documento che dibbateremo nella prossima assemblea".

    CANDIDATURA - "In realtà non c'è mai stata una candidatura formale di Rebecca Corsi, ma è stata la dirigente che ha preso più voti nelle precedenti votazioni. I club che hanno lasciato non hanno espresso una candidatura. Fra i club la lotta è molto accesa e spesso si sommano questioni non legate al tema. Non sono sicuro che il motivo sia lo stesso di tutte le altre 7. Non c'è stato un fronte compatto".

    CONSENSO CONSIGLIERE - "Non si era raggiunto un consenso nonostante fossimo alla terza votazione. Per motivi istituzionali ho tardato una decina di minuti e probabilmente la situazione si era già preconfigurata".

    RATEIZZAZIONE - "La discussione è avvenuta con tutti i club presenti, la sospensione è già stata utilizzata da tutte le squadre di Serie A".

    CALCIOMERCATO - "Ho scritto al presidente Gravina che per la Lega Serie A. Se sarà consentito alle società di accedere a forme di rateizzazione del debito, allora in quel caso non sarà consentito ai club di fare mercato invernale a saldo negativo. Ne ho parlato anche col Ministro Abodi e l'obiettivo, condiviso dai club è che non si possa utilizzare questi vantaggi fiscali per fare mercato di giocatori senza poi cederne".

    MEDIA COMPANY - "Riforme e consiglieri hanno avuto la priorità. Sarà tema della prossima assemblea. Rispetto ai fondi abbiamo detto due cose: non va sottovalutato lo stato di salute delle società, perché più stanno meglio e più è facile trattare coi fondi. La riforma organizzativa è stata richiesta proprio anche dai fondi che si stanno interessando. Hanno avuto la richiesta di una Lega Calcio".

    CASO D'ONOFRIO - "De Siervo ha richiamato quello che la Serie A ha espresso in Consiglio Federale. Poi lì siamo arrivati a un voto unanime per compattezza, ma non solo la Serie A, anche altri membri avevano gli stessi dubbi. Noi avevamo chiesto una commissione d'inchiesta e vedremo al prossimo consiglio federale quali altri elementi ci verranno presentati. Se non saremo soddisfatti riproporremo la richiesta di una commissione d'inchiesta. Preoccupazione? Certo che c'è, ma va appurato che sia un caso isolato".

    PAROLE MALAGO' - "Sono vicende del passato e rimangono tali".

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