Lecco e Reggina al TAR, Serie B e Serie C nel caos totale: il rischio slittamento è altissimo e non finisce qui...
I campionati di Serie B e di Serie C ripiombano nel caos e sulle date dell'inizio dei rispettivi campionato l'incertezza è totale. I pronunciamenti arrivati nella giornata di ieri da parte del Collegio di Garanzia del CONI sui ricorsi presentati da Reggina, Siena e Perugia, che hanno confermato l'esclusione dalla cadetteria per la formazione calabrese e ribaltato nuovamente il destino del Lecco in favore del club umbro - col rischio concreto che la società del patron Di Nunno debba ripartire addirittura dalla Terza Categoria - avranno certamente strascichi presso la giustizia ordinaria. Con conseguenze difficili da prevedere, tra cui il quasi certo slittamento dell'inizio dei tornei ma anche la possibilità di una Serie B allargata.
IL LECCO AL TAR - Assorbito il colpo della nuova possibile cancellazione (per questioni procedurali legate al ritardo del via libera della Prefettura di Padova per l'utilizzo dello stadio "Euganeo") di una promozione conquistata sul campo attraverso i play-off, il Lecco e la sua proprietà sono passati immediatamente al contrattacco annunciando il ricorso al TAR. "La società Calcio Lecco 1912 comunica di voler proseguire l’iter giudiziario presso il Tar del Lazio dopo aver appreso il responso del ricorso al Collegio di Garanzia del Coni. La Società, assistita dagli Avvocati Salvatora De Lorenzis e Domenico Zinnari, ribadirà la propria posizione e la correttezza del proprio operato, avendo agito secondo le norme vigenti, e chiederà la riammissione al campionato di Serie B 2023/24. La Calcio Lecco 1912 crede fermamente nel valore del merito sportivo e del risultato sul campo, elementi fondamentali che devono essere valorizzati in ogni aspetto della competizione", recita il comunicato appena diffuso dai lombardi. Una strada che anche la Reggina - attualmente costretta a ripartire dai Dilettanti - è intenzionata a percorrere per far valere fino in fondo i propri diritti, come da nota resa pubblica già nella serata di ieri.
SERIE B ALLARGATA? - E ora che succede? Già il prossimo 28 luglio si terrà un nuovo Consiglio Federale che dovrà ratificare le decisioni assunte ieri dal Collegio di Garanzia del CONI e approvare i ripescaggi di Brescia e Perugia per colmare i vuoti momentanei lasciati dalle due escluse. L'inizio del campionato è teoricamente previsto per il prossimo 18 agosto, ma se il TAR del Lazio dovesse già accogliere le ragioni di Reggina e Lecco il 2 agosto il pericolo dello stop alla Serie B e il suo scivolamento in avanti diverrebbero realtà. Per non parlare dell'eventualità che le due squadre bocciate dall'ultimo grado della giustizia sportiva siano costrette a ricorrere alla misura estrema di rivolgersi al Consiglio di Stato, la cui decisione non arriverebbe prima del 29 agosto. Significherebbe partire con la Serie B ma anche la Serie C non prima di settembre e ad oggi nessuno è in grado di escludere che il format attuale delle 20 squadre possa essere rimesso in discussioni dagli eventuali pronunciamenti della giustizia ordinaria. Lo spettro di una B a 21, se non a 22 squadre, inizia ad aleggiare sulle teste della Federcalcio.
IL LECCO AL TAR - Assorbito il colpo della nuova possibile cancellazione (per questioni procedurali legate al ritardo del via libera della Prefettura di Padova per l'utilizzo dello stadio "Euganeo") di una promozione conquistata sul campo attraverso i play-off, il Lecco e la sua proprietà sono passati immediatamente al contrattacco annunciando il ricorso al TAR. "La società Calcio Lecco 1912 comunica di voler proseguire l’iter giudiziario presso il Tar del Lazio dopo aver appreso il responso del ricorso al Collegio di Garanzia del Coni. La Società, assistita dagli Avvocati Salvatora De Lorenzis e Domenico Zinnari, ribadirà la propria posizione e la correttezza del proprio operato, avendo agito secondo le norme vigenti, e chiederà la riammissione al campionato di Serie B 2023/24. La Calcio Lecco 1912 crede fermamente nel valore del merito sportivo e del risultato sul campo, elementi fondamentali che devono essere valorizzati in ogni aspetto della competizione", recita il comunicato appena diffuso dai lombardi. Una strada che anche la Reggina - attualmente costretta a ripartire dai Dilettanti - è intenzionata a percorrere per far valere fino in fondo i propri diritti, come da nota resa pubblica già nella serata di ieri.
SERIE B ALLARGATA? - E ora che succede? Già il prossimo 28 luglio si terrà un nuovo Consiglio Federale che dovrà ratificare le decisioni assunte ieri dal Collegio di Garanzia del CONI e approvare i ripescaggi di Brescia e Perugia per colmare i vuoti momentanei lasciati dalle due escluse. L'inizio del campionato è teoricamente previsto per il prossimo 18 agosto, ma se il TAR del Lazio dovesse già accogliere le ragioni di Reggina e Lecco il 2 agosto il pericolo dello stop alla Serie B e il suo scivolamento in avanti diverrebbero realtà. Per non parlare dell'eventualità che le due squadre bocciate dall'ultimo grado della giustizia sportiva siano costrette a ricorrere alla misura estrema di rivolgersi al Consiglio di Stato, la cui decisione non arriverebbe prima del 29 agosto. Significherebbe partire con la Serie B ma anche la Serie C non prima di settembre e ad oggi nessuno è in grado di escludere che il format attuale delle 20 squadre possa essere rimesso in discussioni dagli eventuali pronunciamenti della giustizia ordinaria. Lo spettro di una B a 21, se non a 22 squadre, inizia ad aleggiare sulle teste della Federcalcio.