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Leccemania: vittoria d’obbligo con la Cremonese e il calendario di ottobre tra conferme e aspettative
CREMONESE E OTTOBRE DI FUOCO – Il calendario dei giallorossi sino ad ora non è stato proibitivo seppur abbiano incrociato già Inter e Napoli con cui hanno conquistato un punto e comunque separati da partite più abbordabili. Il mese di settembre si chiude, dopo le sfide con Monza e Salernitana, contro la Cremonese davanti al proprio pubblico e con la possibilità di poter conquistare punti contro dirette concorrenti, soprattutto perchè altrettanto neopromossi e distanti quattro punti dalla squadra di Baroni. Il match del Via del Mare va guardato anche in un’ottica lungimirante dato che i quattro match di ottobre saranno più che insidiosi. Infatti, ad aprire il mese sarà la trasferta all’Olimpico con la Roma seguita dal match interno con la Fiorentina, quindi non proprio banale. Altrettanto pericolosa sarà la visita al Bologna, che attualmente ha gli stessi punti dei giallorossi, ed infine la sfida con la Juventus tra le mura amiche. Non proprio il massimo per poter mettere punti in tasca, quantomeno sulla carta, ma il pareggio con il Napoli e altre prestazioni positive non precludono nulla. Intanto, però, arriva la Cremonese e non bisogna sbagliare.
STREFEZZA E L’ATTESO ESORDIO – Il Lecce riparte, dopo la sosta, da quello che rappresenta il giocatore “in più”, ossia Strefezza che, rientrato dall’infortunio, ha fatto presto a lasciare il segno contro la Salernitana per firmare la prima vittoria stagionale. La sua assenza si è sicuramente fatta sentire, anche se la squadra non ha fatto male nei match senza di lui, ma la scintilla del numero ventisette giallorosso avrebbe potuto portare qualche punto in più. Tra le novità, invece, ha impressionato Baschirotto in un ruolo non proprio naturale per lui e la conferma di Hjulmand anche ad alti livelli rientrando tra i top della Serie A per palloni recuperati nonché per l’assist disegnato per Ceessay a Salerno. C’è invece ancora attesa per l’esordio di Umtiti che potrebbe avvicinarsi anche in vista dei match più complicati detti prima e uno stato di forma ottimale potrebbe renderlo la carta da giocare.