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    Leccemania: Strefezza e Piccoli i più pericolosi, difesa con qualche sbavatura

    Leccemania: Strefezza e Piccoli i più pericolosi, difesa con qualche sbavatura

    • Stefano Gennari
    La sconfitta in Coppa Italia lascia la delusione per come è maturata con la beffa finale rispetto alla rimonta del secondo tempo. Tuttavia, il pareggio non poteva far dimenticare un primo tempo completamente regalato a causa di un approccio superficiale e molle con cui sembrava che fosse il Lecce la squadra di categoria inferiore, mentre i ducali giocavano agguerriti e ordinati. Passato in rassegna l’impegno di Coppa, i ragazzi di D’Aversa si devono contrare sul campionato ripartendo dalle cose buone della ripresa (sperando di non rivedere un simile finale thriller).

    I MIGLIORI – A proposito di ripartire, non si può che farlo dalle note liete che contro il Parma si sono confermate, come d’altronde in questo periodo: cioè Strefezza e Piccoli. Il primo non è una sorpresa ma si sta riprendendo il giusto spazio dopo essere stato messo in secondo piano dall’exploit iniziale di Almqvist e Banda. Il giocatore brasiliano già contro il Torino poteva essere una mossa iniziale in quanto i granata giocano molto compatti e potrebbe essere confermato anche contro la Roma che spesso tende a lasciare pochi spazi. Diversamente, Piccoli rappresenta una sorpresa dopo essere stato decisivo negli ultimi minuti con l’Udinese, poi contro il Torino è entrato meglio rispetto alla prestazione di Krstovic e infine contro il Parma ha segnato in seguito a diverse occasioni. Il Lecce, quindi, può permettersi il “lusso” di poter lasciare in panchina il capocannoniere della squadra e contemporaneamente schierare una punta altrettanto affidabile. Probabilmente Krstovic sarà titolare domenica con fame di riscatto.

    DIFESA E LEADER – Un calo di rendimento lo sta vivendo invece la difesa con più di qualche ingenuità costata cara, a partire dal fallo di Gendrey contro un Sassuolo poco pericoloso, le sviste di Gallo contro Torino e Parma e bisogna dire che in questa stagione non si sta vedendo quel Baschirotto apparso insuperabile fino a qualche mese fa. Da una parte bisogna ammettere che l’affiancamento di Umtiti avrebbe giovato a chiunque e, dall’altra, che probabilmente l’anno scorso il suo rendimento costituiva una novità assoluta oltre che sorprendente ed ora appare come normalità. A fronte delle prestazioni dell’ex Ascoli, c’è però Pongracic che fa valere la sua esperienza ed infatti contro il Parma ha portato maggiore tranquillità in difesa al netto dell’autogol totalmente sfortunato ed evitabile se Dorgu non fosse stato saltato agevolmente. Il reparto arretrato, tuttavia, in generale necessita di ritrovare compattezza ed attenzione e solo così anche le individualità ne gioveranno.

    Ora ci si aspetta la stessa fame del secondo tempo di mercoledì cercando di limitare le sortite di gente come Dybala e Lukaku che metteranno subito alla prova la difesa ma anche l'attacco salentino dovrà dare nuovi segnali.

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