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Leccemania: scontri salvezza amari al Via del Mare, le speranze contro i sogni europei di Monza e Bologna
Problema di pressioni? Probabilmente sì, vedendo un Lecce spregiudicato che esce dall’Olimpico di Roma con l’amaro in bocca per aver sfiorato la vittoria ed uscito con un solo punto, per poi approcciare con paura le sfide davanti al proprio pubblico e contro dirette concorrenti che si sarebbero potute gestire meglio grazie al vantaggio in classifica e lo stadio dalla propria parte. A giocare brutti scherzi sarà l’età giovane di gran parte della rosa e l’inesperienza della stessa cui, bisogna ammettere, anche Baroni sembra non aver trovato la quadra per venirne fuori. Infatti, il mister nelle difficoltà non ha provato granché di diverso, se non la mossa Oudin a centrocampo, per uscire dal tunnel mostrando piuttosto una paura (sua e dei giocatori) di perdere che ha portato proprio questo effetto. Il destino è nelle mani dei giallorossi grazie al distacco sul Verona ma essere artefici della propria classifica si sta rivelando un’arma a doppio taglio ed infatti il Lecce ha mostrato le unghie solo quando costretto ad inseguire, come accaduto contro i gialloblu o quando partiva sfavorito contro la Lazio (e così contro le altre big).
Gli ultimi centottanta minuti del campionato mettono il Lecce di fronte a due squadre che si vedono aperte le possibilità di centrare una clamorosa qualificazione in Europa e, con un tasso tecnico maggiore, ciò si potrebbe rivelare un problema. Sappiamo anche come il Lecce abbia giocato con maggiore spregiudicatezza contro avversarie superiori ma, a poco dal termine, ciò sarà accompagnato dalla pressione della classifica e della altre concorrenti, soprattutto in un calendario senza contemporaneità tra le stesse: infatti, a Monza si scenderà in campo conoscendo il risultato sia di Spezia che di Verona con le conseguenze del caso.