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    Leccemania: riprendere con la sicurezza di oggi ma nell’incertezza del domani

    Leccemania: riprendere con la sicurezza di oggi ma nell’incertezza del domani

    • Stefano Gennari
    Il campionato di Serie A, dopo un lungo tira e molla, potrebbe ripartire così come già accaduto per gli allenamenti di gran parte delle squadre portando alla luce, però, un numero di calciatori risultati positivi in seguito ai tamponi ed ai test sierologici, quest’ultimi effettuati proprio in casa Lecce con tutti esiti negativi. Se da una parte questi calciatori positivi potevano destabilizzare i piani, dall’altra invece si parla di ripresa poiché questa può avvenire, secondo il protocollo, in totale sicurezza. Questo può accadere però solo attualmente con tutti i dubbi per il futuro. La fatidica domanda che ha tenuto tutto in sospeso è stata: cosa fare se durante la ripresa del campionato ci saranno atleti positivi al covid-19?

    SOLUZIONE PENALIZZANTE? – La risposta a questi dubbi è stata che i calciatori che risulteranno positivi dovranno seguire l’ormai conosciuto protocollo della quarantena di 14 giorni ma visto che un singolo contagiato non preclude che ce ne possano altri, questo non potrebbe penalizzare chiunque ne abbia più di qualcuno in squadra così come tutte le avversarie incrociate? Se si pensa alla veloce contagiosità del virus è probabile che più di qualche società potrebbe avere un cospicuo numero di atleti in quarantena e dover schierare una formazione rimaneggiata risentendone maggiormente rispetto ai classici infortuni. Molto più raro è avere una rosa falcidiata da una serie di problemi muscolari rispetto a squadre che potrebbero essere penalizzate da un elevato numero di contagiati. Il rischio di contagi è comunque incalcolabile in caso di ripresa della competizione poiché si tratta di uno sport di contatto e l’unica speranza (prima di tutto per l’intera popolazione) è che entro giugno il virus abbia perso completamente forza e non abbia più una accentuata contagiosità oltre alla certezza di una piena negativizzazione degli atleti che dovranno scendere in campo.

    CLASSIFICHE E RICORSI – Nel frattempo si muovono i primi tasselli “a tavolino” per le promozioni in Serie B e il Lecce è per ora spettatore esterno rispetto al modus operandi del Consiglio della FIGC. Attualmente la Serie A si muove verso la ripresa ma, nel caso di congelamento della classifica, si potrà interpretare l’orientamento delle istituzioni del calcio per quanto riguarda promozioni e retrocessioni delle altre leghe. Infatti, se il Bari si prepara già alla battaglia legale, lo stesso potrebbe fare eventualmente il Frosinone per chiedere la promozione in Serie A ed in quel caso il Leccerischierebbe di entrare in ballo.

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