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    Leccemania: ottimismo e speranze da portare a San Siro

    Leccemania: ottimismo e speranze da portare a San Siro

    • Stefano Gennari
    La curiosità di vedere il nuovo Lecce per la stagione 2019/2020 è stata abbondantemente soddisfatta sia per il risultato che per la prestazione contro la Salernitana, azzannata con un sonoro 4-0. Ciò che ha convinto ancor di più è stato l'atteggiamento della squadra e la piacevole sorpresa di alcuni singoli tra cui i nuovi arrivati Gabriel, Rispoli e soprattutto Lapadula, autore di una doppietta oltre che di una grande prestazione, ma a questi bisogna aggiungere la grande prova di Falco che lo conferma come il giocatore più importante sotto l'aspetto tecnico: è lui che illumina la squadra, soprattutto quando Tachtsidis e Petriccione sono ingabbiati nel folto centrocampo avversario.

    La squadra scesa in campo contro la Salernitana rispecchia in parte ciò che si è visto nella scorsa stagione ma durante la sfida si è potuto notare come Liverani abbia pensato di modificare il suo rombo in una sorta di 4-3-3 con Falco che parte dalla fascia destra per accentrarsi, suo classico movimento che l'anno scorso faceva da seconda punta, insieme a Lapadula vera punta centrale in grado di dare profondità alla squadra (non a caso i suoi gol sono stati a tu per tu con il portiere) e La Mantia più spostato sulla sinistra a fare un lavoro piuttosto tattico. Purtroppo quest'ultimo, per il fisico che possiede, non è sembrato ancora in condizioni ottimali come accadde proprio un anno fa quando l'attaccante ex Entella ci mise qualche giornata per caburare. Nel reparto difensivo invece, oltre al solito impeccabile Lucioni, bisogna sottolineare la prova di Rispoli che nel primo tempo ha corso tantissimo sulla fascia destra arrivando spesso al cross, mentre nella seconda frazione ha avuto un calo fisico comprensibile. Tra i pali ha dato sicurezza Gabriel che, seppur poco impegnato, ha comunque fatto qualche buona uscita ed ha compiuto due prodezze che hanno permesso ai salentini di conservare il risultato e chiudere la partita.

    L'impronta di Liverani anche sulle modifiche suddette è tangibile: la squadra è stata comunque propositiva, ha rallentato e tenuto la palla quando vi era la necessità ed ha accelerato quando ha capito che poteva chiudere la partita. Ciò dimostra come, anche senza tutti gli effettivi disponibili, il mister abbia la padronanza della rosa e che non sia un integralista come si potesse pensare. Contro l'Inter infatti potrebbe riconfermare l'11 visto con la Salernitana con l'eccezione di Riccardi sostituito dal recuperato e più esperto Rossettini. Il tridente offensivo Falco - Lapadula - La Mantia potrebbe portare problemi alla squadra dell'ex Conte che schiera una difesa a tre costringendo la sua retroguardia all'uno contro uno. Impostando la formazione in questo modo forse sarebbe più proponibile Farias al posto di La Mantia per avere maggiore rapidità e tecnica nei contropiedi per poi colpire con Lapadula, salvo che Liverani non ritenga il brasiliano ancora non inserito nei meccanismi della squadra e schierare piuttosto una formazione più collaudata. L'attaccante proveniente dal Cagliari può essere comunque un'ottima mossa dalla panchina: infatti, nel corso della sfida di domenica, da subentrato si è messo in luce con una serie di dribbling e di triangolazioni con i compagni. Quindi nel corso di questo inizio di stagione, quando le squadre risentono dei carichi della preparazione atletica, uno come lui nell'ultima mezz'ora di gioco può essere una carta da sfruttare.

    Le indicazioni contro la Salernitana possono portare ad essere positivi quantomeno nell'approccio alla partita di San Siro, dove sicuramente ci sarà un avversario di alto livello, ma con cui il Lecce vuole giocarsela così come impone la filosofia di Liverani. Non bisogna dimenticare che nella scorsa stagione i giallorossi hanno costruito parte della promozione proprio nelle partite in trasferta dove ha ottenuto più punti di quanto si potesse aspettare proprio perchè l'impostazione di gioco non è rinunciataria e quando la squadra è stata in difficoltà ha avuto sempre la forza di reagire e pungere l'avversario. L'Inter di Conte è sicuramente favorita ma il Lecce ha abituato a sorprendere anche solo con la prestazione, seppur non portando sempre il risultato a casa, ma è stato un punto di partenza per costruire le vittorie successive.

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