Una salvezza nel segno della gioventù. E' quella che insegue il Lecce con quattro baby boom - 82 anni in tutto - impegnati a dimostrare che credere nei giovani paga sempre quando c'è un lavoro serio e costruttivo alle spalle. I nomi? Giulio Donati (21 anni), Andrea Bertolacci (20), Davide Brivio (22) e Simone Sini (19) con un quinto 'incomodo' in rampa di lancio, l'attaccante Cristiano Ingretolli, 17 anni il 3 marzo prossimo, nazionale Under 17, Allievo promosso nella formazione Primavera, che sta ritagliandosi uno spazio tutto suo al Torneo di Viareggio dove ha firmato anche un gol.

Gigi De Canio se li coccola, è prodigo di consigli nei loro confronti, li utilizza a piccole dosi, concede loro fiducia, ed i risultati gli stanno dando ragione se è vero che Donati, lo scorso anno nella Primavera dell'Inter, ha già giocato 650 minuti, Brivio è titolare fisso da sei partite a questa parte (920 minuti per lui), Bertolacci ha firmato il suo primo gol in A contro la Juventus (313 i minuti giocati) e Sini (116) aspetta senza fretta il suo momento. Tutti sono in prestito con diritto di riscatto e farli rimanere in giallorosso a titolo definitivo è il sogno del club, del loro tecnico, e forse anche dei diretti interessati, che nel Salento stanno studiando da calciatori.

Parole poche, lavoro tanto e piedi ben piantati per terra. Con De Canio squalificato il compito di tessere le lodi a Bertolacci, domenica scorsa dopo la partita con la Juventus, è toccato a mister Roberto Rizzo, che dopo aver vinto tutto quello che c'era da vincere con la Primavera giallorossa ora è il 'secondo' del tecnico materano ed ha pieno titolo per sindacare sull'argomento: 'Gioca come un 30enne' il telegramma che ha valore di un attestato di laurea. E il diretto interessato? Dopo avere archiviato i titoli a sei colonne del lunedì col suo nome in bella evidenza, ringrazia e va avanti consapevole di dover 'crescere ancora, il mister mi sta dando fiducia ed io devo continuare a fare bene per dare una mano alla squadra a raggiungere il traguardo della salvezza'.

In attesa che il settore giovanile torni a brillare come un tempo, il club giallorosso abbassa i costi di gestione provando a far salire le quotazioni di elementi che altrimenti troverebbero spazio solo nelle serie inferiori. Forse. Una netta controtendenza rispetto al calcio italiano, che non si preoccupa più dei vivai, ma perfettamente in linea con quanto accade in Europa dove l'età media dei calciatori si abbassa di anno in anno, come testimonia l'Arsenal di Wenger. Un modello che molti ammirano ma in pochi imitano.