Leccemania:| La casa stregata
E adesso anche vincere al Via del Mare è diventato un problema. Come non bastassero i guai che ha Di Francesco ci mancava pure il tabù casalingo, che però non sembra proprio figlio del caso. Tre partite - Crotone in coppa Italia, Udinese, Atalanta - e sei gol subiti, uno solo realizzato (da un difensore), e una collezione poco invidiabile di castronerie messa in evidenza dalla squadra giallorossa: errori tecnici imperdonabili per la loro grossolanità, ma anche isterismi come quello che è costato l'espulsione a Grossmuller, con tutte le conseguenze del caso. Sembra che al peggio non ci sia mai un limite in questo Lecce.
L'ultimo successo in casa porta la data dell'8 maggio scorso: Lecce-Napoli 2-1, e salvezza aritmetica grazie al missile terra-aria di Chevanton all'88' che sbatte sulla traversa e rimbalza al di là della linea bianca. Bravo l'arbitro Valeri nel vedere e convalidare. E' stata l'ultima gioia salentina dell'uruguagio, ma anche l'ultima rete di un attaccante giallorosso, senza contare che da quel pomeriggio il segno 1 latita, per la disperazione dei tifosi. A Bologna è andato in scena il Lecce dei 'fenomeni', in casa il Lecce dei 'polli' vista la dinamica dei due gol subiti. Quale sarà quello vero? Se lo chiedono i tifosi, giocatori, dirigenti, e se lo chiede anche mister Di Francesco dopo aver riproposto in casa, pari pari, la squadra vista in trasferta, che ha anche giochicchiato un tempo senza fare male per poi crollare nella ripresa sul piano fisico, tecnico e tattico. Davvero troppo.
Più in generale la 'frittata alla salentina', prendere gol nei primissimi minuti della partita, sembra essere una specialità tutta giallorossa, che con la gastronomia non c'entra nulla: è accaduto con l'Udinese al 2' (il gol più veloce della serie A), ci si è andati vicini a Bologna per una 'leggerezza' di Tomovic dopo 4', ed è stato concesso un inopportuno bis contro l'Atalanta per l'incapacità di Julio Sergio nel rinviare con i piedi ed il conseguente fallo di Mesbah che ha provocato il rigore (3'). 'Visto come stanno andando le cose in questo avvio di stagione forse è meglio giocare fuori casa...' ha sentenziato Nenad Tomovic dopo il ko con l'Atalanta. Saggezza balcanica.