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Leccemania: l’estro di Strefezza e la solidità difensiva riaccendono i giallorossi
BOMBER STREFEZZA – Non è l’aggettivo che più si addice alle sue caratteristiche ma i numeri dicono questo, infatti il brasiliano ha staccato i suoi compagni con sette reti (tre in più di Colombo) che si aggiungono alle sue giocate tale da renderlo il più decisivo ed incisivo. La capacità di saltare l’uomo e di svariare su tutto il fronte dell’attacco lo rendono imprevedibile nello scacchiere di Baroni, che ha anche il merito di averlo messo nelle condizioni di mostrare le sue qualità rispetto alla Spal dove giocava su tutta la fascia. In giallorosso, infatti, è libero di giocare in modo da poter puntare tanto gli avversari quanto la porta come dimostrano le sue realizzazioni dal limite dell’area e in posizione centrale. A giovare di queste prestazioni è lui ma come la squadra che, se lo accompagna, ne esalta le qualità e viceversa.
BENTORNATO CLEAN SHEET – Torna a non subire reti il Lecce dopo tre partite in cui il passivo per Falcone e compagni era di sei reti in tre partite (Milan, Verona e Salernitana) e anche le prestazioni di singoli sino a quel momento impeccabili, vedi Baschirotto e Umtiti, avevano preoccupato. Contro la Cremonese, la prima prova da superare era proprio la difesa che ha ritrovato una prestazione solida coadiuvata da tutta la squadra. Se poi a sbloccare il match è stato un difensore, ciò testimonia che la prova si può ritenere superata con il solito Baschirotto diventato il secondo difensore dei cinque maggiori campionati europei ad aver segnato più gol di testa (3 contro i 4 di Doekhi dell’Union Berlino). Il difensore rivelazione e il suo più esperto collega francese hanno rimesso la diga davanti alla porta di Falcone per respingere le speranze grigiorosse e le paure delle ultime giornate che si sono convertite nel ritorno alla vittoria e in una nuova imbattibilità.