Leccemania:| Dietro, per guardare avanti
Un grande futuro dietro e nuove prospettive tecniche in vista della volata salvezza. Dopo un passato ed un presente da grande centrocampista, Guillermo Giacomazzi domenica scorsa contro la Sampdoria ha lasciato intravedere quale potrebbe essere il suo prossimo avvenire in maglia giallorossa. Il difensore centrale Ferrario aveva la caviglia come un ananas, il suo compagno di reparto Gustavo a letto con la febbre, ma a Genova c'erano punti pesanti da portare a casa e Gigi De Canio ha pensato al calcio giurassico rispolverando il ruolo del vecchio 'libero'. Parole e musica di capitan Giacomazzi, naturalmente, che piazzato in mezzo a due difensori di ruolo, al debutto nella sua nuova dimensione, ha meritato un bel 6,5 in pagella per non avere mai perso calma e giusta posizione.
Standing ovation per lui e mister De Canio alla fine, ma il capitano non si è esaltato più di tanto rimanendo con i piedi per terra: 'In situazioni del genere conta molto il risultato. Se giochi bene ed alla fine non vinci sono solo critiche'. E vabbè. Ma la padronanza del ruolo non è passata inosservata, e in futuro quella collocazione, oltre a garantire esperienza in un settore sempre difficile, gli risparmierebbe inseguimenti a tutto campo, sportellate con l'avversario di turno e calcioni in quantità industriale. E alla bella età di 34 anni non è cosa da poco. A fregarsi le mani è anche la società, che all'improvviso ha scoperto una valida alternativa dietro e la cosa, tradotta in soldoni, significa non dover aprire il portafogli il prossimo anno per inseguire un difensore. In Via Templari argomenti del genere suscitano sempre estremo interesse.
'In futuro sarei disposto a giocare in difesa come centrale, ma non da esterno, perché non ne avrei le caratteristiche fisiche, sapendo comunque che è molto difficile - ha ribadito Giacomazzi, guardano la carta d'identità -. Da centrale devi giocare in modo più semplice, essere cattivo, non perdere mai l'uomo, giocare da reparto, mantenere la linea ed infine essere molto più attento'. Insomma la teoria la sa tutta, e anche come pratica novanta minuti sono bastati a dire che il Lecce ha trovato il difensore che cercava da tempo. Ora però bisogna pensare a salvarsi.