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Leccemania: divorzio che non scontenta nessuno, la voglia di riscatto nell’identikit del prossimo allenatore?
Rispetto a queste premesse, Corvino ha comunque reso noto nella conferenza stampa di sabato scorso che la società avesse intenzione di continuare con Baroni proponendo un rinnovo dalla durata annuale con aumento dell’ingaggio: offerta che il mister avrebbe rifiutato sulla base di valutazioni proprie che possono essere di natura economia, di durata o, come si vocifera, per altre proposte. L’allenatore della promozione e della successiva salvezza evidentemente punta sull’immagine rafforzata che si è costruito nell’esperienza giallorossa rispetto alle precedenti delusioni.
Decisione che non scontenta né ridimensiona il Lecce che può operare comunque nel segno della continuità con Corvino e Trinchera sul lato sportivo e la società solida potendo contare anche sul gruppo squadra che ha acquistato valore ed esperienza. In questi giorni i dirigenti si stanno muovendo per la nuova guida tecnica e l’identikit potrebbe rispecchiare ciò che Baroni ha realizzato dopo l’avvento in giallorosso nel 2021: cercare di riscattare le ultime esperienze. Sotto questo aspetto, in pole non è un caso ci sia Roberto D’Aversa che ben aveva fatto nella sua prima esperienza al Parma dove ha utilizzato il 4-3-3, modulo del Lecce e che può costituire un valido requisito nel segno della continuità. Il tecnico è stato poi sfortunato nel ritorno in panchina degli emiliani con una squadra smantellata cui è seguita quella alla Sampdoria. Dopo metà stagione fermo e reduce da delusioni, Lecce può essere la piazza per rilanciarsi. Stesso obiettivo potrebbero avere i nomi di Pirlo, che sta scalando le gerarchie, ma appare difficile più per questioni economiche oltre ai vari Semplici, Gotti e Maran.