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Leccemania: dalla panchina nessuno cambia il match, la soluzione nel mercato e l’incognita Rodriguez
PROBLEMA CAMBI – Mentre Strefezza e Banda hanno giocato un match di grande livello, il problema è subentrato nel momento in cui Baroni ha dovuto sostituirli senza avere lo stesso risultato da Di Francesco, Listkowski e Colombo, quest’ultimo entrato per Ceesay. Infatti, nella ripresa il Lecce è stato padrone del campo nonché di occasioni che non si sono concretizzate proprio in virtù della minore esplosività dei panchinari. Non si potrebbe neanche rimproverare al mister di non aver preservato Banda per il secondo tempo quando calava la freschezza degli avversari, vedendo invece quanto è stato importante nei minuti giocati ed avendo confezionato il gol di Strefezza. Il gol del vantaggio evidentemente è mancato per una maggiore sterilità offensiva dei subentrati, autori di una prestazione meno impattante rispetto ai titolari.
SOLUZIONE MERCATO, MA RODRIGUEZ? – Non a caso, le ultime indiscrezioni parlano di diversi giocatori individuati da Corvino: da Verdi a Pjaca sino a Oudin del Bordeaux. Effettivamente serve un altro esterno al livello dei due titolari e di Di Francesco che può dire la sua ma, in situazione come quelle con l’Empoli dove Baroni ha dovuto sostituire entrambi, il Lecce deve poter contare su ricambi di livello in quel ruolo, anche in virtù degli impegni ravvicinati. Eppure, un giocatore “spacca partite”, il Lecce lo avrebbe (o aveva) in casa: Pablo Rodriguez che con Corini ha dato il meglio proprio da subentrato mentre con Baroni ha avuto meno spazio per via della poca compatibilità con il suo modulo. C’è da dire che nella passata stagione, l’attaccante spagnolo è riuscito a incidere anche nelle poche chances avute ma a sentire Corvino che lamentava una sua poca collaborazione nell’accettare il ruolo di prima punta, sembrerebbe che Rodriguez sia un separato in casa. Contro l’Empoli il suo impiego non sarebbe stato folle, soprattutto nel momento di maggiore pressing dei salentini che avevano bisogno di uno con le sue caratteristiche per attaccare l’area ma evidentemente Baroni ha altre scelte tecniche e tattiche. Resta il dubbio per cui, però, non sia stato accettato il suo inserimento per uno scambio con Di Francesco, consapevoli della sua poca compatibilità con il progetto tecnico, e di dover tornare sul mercato. Probabilmente l’ultimo colpo di mercato darà ragione a Baroni e Corvino e metterà tutti d’accordo.