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Leccemania: colpo Yilmaz? Sì ma a una condizione...
I POSSIBILI RISVOLTI NEGATIVI - Se da una parte un simile profilo può portare facili entusiasmi, dall'altra, però, bisognerebbe valutare quali siano le insidie dell'acquisto di un nuovo giocatore come questo. Yilmaz, all'età di ormai 34 anni, si andrebbe a confrontare in un campionato diverso e con obiettivi diversi rispetto a quelli per cui ha lottato nella sua carriera. La massima competizione italiana ha spesso visto giocatori arrivati sull'onda dell'entusiasmo ma che hanno trovato difficoltà a rendere come ci si potesse aspettare e, per un giocatore di questa età, un difficile ambientamento potrebbe comportare un difficile recupero sul piano tecnico e motivazionale.
UNA ROSA DA COMPLETARE - Una situazione come questa prospettata potrebbe definire un simile acquisto come un “fallimento” poiché non bisogna sottovalutare anche l'aspetto economico e quanto possa incidere sul completamento del resto della rosa. Un profilo così importante non deve far pensare che la squadra sia completa e sottovalutare altri acquisti necessari per ottenere la salvezza a fine stagione. Il mancato riscatto di alcuni prestiti lasciano vuoti importanti ruoli come il terzino destro che con Venuti aveva trovato una certezza ma, lasciandolo rientrare a Firenze, comporta una ricerca oculata in quel ruolo. Così come anche il centrocampo, con l'addio di Scavone, avrà bisogno di un giocatore capace di dare equilibrio alla formazione insieme a Majer.
L'IMPORTANZA DEL GRUPPO - Sicuramente avere in rosa giocatori del calibro di Yilmaz può essere utile ma non bisogna dimenticare che prima di tutto viene il collettivo e il Lecce ci ha abituati ad un bel calcio ed a grandi stagioni anche senza grandi colpi ma con giocatori di talento che hanno reso completa la rosa e forte il collettivo. Dunque, il colpo Yilmaz sicuramente porterebbe entusiasmo all'ambiente ma non bisogna dimenticare quanto possa essere forte un gruppo se completo ed omogeneo in tutti i reparti, anche senza avere quello che viene definito dai molti il “top player”.