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  • Leccemania: centrocampo a fasi alterne, bisogna trovare la quadra nel reparto

    Leccemania: centrocampo a fasi alterne, bisogna trovare la quadra nel reparto

    • Stefano Gennari
    Un reparto offensivo funziona se il centrocampo lo supporta in modo adeguato e spesso questo è mancato al Lecce che, nonostante gli individualismi di Strefezza e Banda, non sempre è riuscito a fornire alle punte palloni adeguati. In altri casi ancora sono stati i centrocampisti stessi protagonisti della finalizzazione come Gonzalez, unico del reparto a mettere a segno una rete. 

    HJULMAND E POCO ALTRO – A “disegnare” assist per gli attaccanti ci ha pensato il danese come avvenuto a Salerno quando ha imbeccato Ceesay che per colpire deve essere servito in profondità e solo con qualcuno che lo rifornisca dalle retrovie può pungere. Stessa cosa avvenuta con l’Inter quando Di Francesco ha servito l’attaccante ex Zurigo per il diagonale del pareggio. La difficoltà a trovare la quadra è anche sintomatico nelle scelte di Baroni che sia nelle formazioni titolari che durante i match ha dovuto cambiare i compagni di Hjulmand sia perchè sottotono sia per nuove soluzioni: scelte che a Salerno portarono bene dopo gli ingressi di Blin e Bistrovic. In effetti, il francese pare sempre affidabile mentre il croato, dopo qualche buon lampo con l’Inter sembra aver perso posizioni nelle gerarchie. A sostituirlo c’è stato Askildsen che ha ancora tutto da dimostrare se abbinasse al fisico anche la qualità. Con la Roma potrebbe essere necessario avere due mezz’ali dinamiche e appunto fisiche dovendo giocare un match di sacrificio con la mossa a gara in corso del francese. Importante, quindi, trovare stabilità nel reparto e sfruttare le caratteristiche dei giocatori per abbinarle al gioco voluto da Baroni che, tra l’altro, richiede l’inserimento dei centrocampisti in area ma solo Gonzalez al momento lo ha fatto più volte. 

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