Lecce, corsa salvezza:| 5 punti in 3 gare
Cinque punti in tre partite ed un assetto probabilmente definitivo che offre ampie garanzie di salvezza. E qui verrebbe quasi da ringraziare il Bari per quella sconfitta che ha avuto il merito di imporre un cambio di marcia deciso.
Il Lecce visto a Firenze è lo stesso che ha battuto la Lazio all’Olimpico e pareggiato in casa col Milan: stesso carattere, concentrazione, applicazione degli schemi, cinismo e medesimo rombo di centrocampo con un attore protagonista finalmente schierato nel suo ruolo naturale. Giuseppe Vives non è un esterno destro basso e finalmente dopo Cagliari se n’è accorto anche De Canio (che però aveva le sue ragioni) il quale ora lo colloca stabilmente in mezzo con un ritorno, in termini di qualità e quantità, che incide profondamente nell’economia del gioco. A Roma è stato uno dei migliori in campo, contro i rossoneri ha sbagliato anche (sul gol di Ibra) pur rimanendo sempre al centro dell’azione, a Firenze ha ‘toccato’ spesso in velocità anteponendo il fosforo all’agonismo.
Dopo una infinità di esperimenti il nuovo «quadrilatero» giallorosso sembra proprio quello giusto: Munari a destra, Vives centrale basso, Grossmuller o Giacomazzi esterno sinistro e Olivera centrale alto. Se n’è accorta in parte la Lazio (assenti Olivera e Giacomazzi), l’hanno capito anche Allegri, Mihajlovic e Ficcadenti, allenatore del Cesena, già in preallarme. E proprio il Cesena nel prossimo turno stabilirà l’affidabilità di questa disposizione tattica nel contesto di una gara ben più difficile ed impegnativa delle precedenti. In attesa che venga individuato un nuovo rigorista, Gigi De Canio nel dopo gara ha avuto il tempo di fare anche un assist di mercato esaltando le qualità del napoletano Santacroce.