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  • Lecce: bilancio finale di Corvino, il futuro con Gotti e primi movimenti di mercato

    Lecce: bilancio finale di Corvino, il futuro con Gotti e primi movimenti di mercato

    • Stefano Gennari
    Come consuetudine, dopo la chiusura del campionato, Corvino e Trinchera si presentano ai microfoni per fare un bilancio della stagione che quest’anno è terminata con la salvezza giunta con tre giornate di anticipo, ben oltre ogni rosea aspettativa. Nel ricostruire la stagione, non sono mancati i commenti e giudizi sul periodo più buio poi risolto con l’avvicendamento in panchina di D’Aversa con Gotti, con cui si discuterà il futuro, che appare solo una formalità.

    Il Responsabile dell’area tecnica ha aperto la conferenza rimarcando la grande cavalcata che ha portato alla seconda salvezza consecutiva in Serie A che sino a dicembre pareva alla portata, per poi diventare a rischio. Nel ripercorrere i diversi momenti della stagione, Corvino ha parlato anche quanto accaduto con D’Aversa, autore di una grande partenza che ha poi pagato nel girone di ritorno sino a diventare un tunnel senza via d’uscita. Tale situazione si è intersecata con il discusso mercato di gennaio in cui, nel pieno della crisi di risultati e talvolta di gioco, il Lecce ha perso Strefezza per uno sconosciuto Pierotti che arrivava da un campionato ben diverso e mai si sarebbe potuto ritenere adatto a risolvere i problemi nell'immediato. In quel contesto sono piovute diverse critiche nei confronti della società che, non solo non avrebbe sfruttato il mercato di gennaio ma ha indebolito la squadra, seppur quanto accaduto successivamente ha dimostrato che non era quello il fulcro del problema. Lo scossone arriva proprio dall’alto con la decisione della società di cambiare la guida tecnica arrivando alla conquista della salvezza, anche con quella rosa ritenuta indebolita all'epoca. Ed è questo ciò che rivendica Corvino, a cui aggiungere anche le buone prestazioni intraviste da parte di Pierotti, il quale ha lasciato la sua firma in match decisivi. Tale modalità di gestione complessiva, a partire dallo scorso mercato estivo, è diventato un modello vincente sino ad essere apprezzato ed evidenziato dai media nazionali.

    Budget e mercato si intrecciano nel prossimo futuro giallorosso ma prima dovrà passare da quella che dovrebbe essere solo una formalità, ossia la permanenza di Gotti per la prossima stagione, in attesa di capire con quale contratto, se biennale o annuale con opzione. Su questo Corvino non si è sbilanciato e si attendono i prossimi movimenti. Al netto di una rosa praticamente composta da giocatori di proprietà, terranno banco i prestiti di Almqvist e Piccoli, mentre Touba sembra indirizzato al rientro in Turchia. L’ala offensiva potrebbe essere riscattata per giocare nel 4-4-2 o 4-2-3-1 di Gotti, senza comunque precludersi i tre attaccanti visto che non ha mai avuto a disposizione Banda dal suo arrivo. Accanto a Krstovic appare difficile il riscatto di Piccoli per ben 12 milioni di euro dall’Atalanta e, infatti, negli ultimi giorni ci sono rumors su Brunori che farebbe la Serie B con il Palermo. Prima dei movimenti in entrata, verrà posta l’attenzione sulle uscite che potrebbero generare un importante tesoretto come accaduto con Hjulmand nella scorsa stagione e, tale modus operandi, è risultato decisivo. Tanti gli interessamenti per Dorgu e altri giocatori che, a detta della società con conferme varie, avrebbero portato a offerte intorno ai cento milioni complessivi. Il Lecce non si preoccupa di fare cessioni a cuor leggero, ovviamente con le dovute valutazioni, ma sa anche sostituire e dare continuità.
     

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