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Leao, il Lille prova a limitare i danni ma lo Sporting insiste: il procedimento che può cambiare tutto
Il comunicato – Datato 30 giugno 2023, il comunicato emesso dallo Sporting Portugal dà notizia alla borsa di un pagamento effettuato dal LOSC Lille per la cifra di 19.670.443,70 euro. Come viene precisato nel testo, il club francese ha proceduto unilateralmente al pagamento, senza previa consultazione del club portoghese. Altra precisazione è sull'ammontare della cifra versata: si tratta dei 16,5 milioni di euro fissati come cifra d'indennizzo dal Tribunale Arbitrale dello Sport portoghese e confermati in sede Fifa, con l'aggiunta degli interessi e delle spese legali. Questo è tutto ciò che riguarda il saldo della cifra per la quale il Lille ritiene di dover corrispondere. E che per lo Sporting è invece nemmeno la metà di quanto preteso. Come infatti viene esplicitato nell'ultimo punto del comunicato, il club di Alvalade pretende che venga risarcita per intero la cifra di 45.292.516 euro. Ritiene di averne diritto e da lì non si sposterà. Rispetto a ciò merita di essere sottolineato un elemento. Come specificato ancora nell'ultimo punto del comunicato alla Borsa portoghese, fra Sporting e Lille è pendente un procedimento presso il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna (TAS), col club portoghese che chiede il pagamento della cifra intera e il club francese che intende rimettere in discussione l'indennizzo da 16,5 milioni di euro. Il fatto che i francesi abbiano deciso di liquidare quanto era stato stabilito da due gradi di giudizio dà idea che il Lille tenti di chiuderla qui per limitare i danni.
Tutto parte dall'assedio di Alcochete – Tutto parte da quel lunedì 15 maggio 2018, etichettato come il giorno più nero nella storia dello Sporting Portugal. All'indomani dell'ultima gara di campionato decine di tifosi danno l'assalto all'Accademia di Alcochete, il centro sportivo del club. Obiettivo dell'azione sono i calciatori e il tecnico Jorge Jesus. Fra coloro che subiscono violenza c'è anche l'attuale portiere romanista Rui Patrício. Dopo quell'episodio molti calciatori decidono di procedere alla rescissione unilaterale del contratto adducendo l'esistenza di una giusta causa. Fra loro c'è anche un giovanissimo Rafael Leão, già individuato come un talento di sicura prospettiva. Lo Sporting si oppone e negli anni successivi si vede dare ragione su tutta la linea. E in questo contesto è proprio l'attaccante milanista a diventare un simbolo di quanto il club leonino si senta defraudato. Non soltanto la società leonina si è vista privare del suo talento, ma anche perché non ha nemmeno potuto monetizzare i suoi successivi trasferimenti. In tutto ciò, vedere quanto il calciatore sia cresciuto specie durante gli anni milanisti non può che avere incrementato il malcontento. Per questo adesso i leões non sono disposti a mollare fino a che non incasseranno tutto ciò cui ritengono di avere diritto.
@Pippoevai