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Boateng: 'Alcuni nazionali tedeschi mi ringraziarono per il tackle su Ballack. Di Matteo tecnico inadatto'
Saltare un Mondiale può essere un evento traumatico. Nel 2014 accadde al tedesco Reus, riavvolgendo il nastro di quattro anni arriviamo al 2010. Quell’anno toccò ad un altro tedesco, Ballack: il capitano della Germania non fu convocato a causa di una lesione dei legamenti della caviglia destra. Si fece male nella finale della FA Cup fra il suo Chelsea e il Portsmouth. Anzi, l’infortunio lo provocò Kevin-Prince Boateng. Nella biografia del ghanese, in vendita da domani, il centrocampista del Milan racconta un retroscena sconvolgente su quell’episodio.
IL RACCONTO - “Prima di quel fallo Ballack mi diede uno schiaffo, molti pensarono che quel fallo era in risposta. Tutte stupidaggini, fu uno scontro normalissimo, anche se ricevetti insulti e minacce di tutti i tipi per quell'episodio. Ricevetti, però, anche alcuni messaggi di suoi compagni di nazionale che mi ringraziarono per averlo fatto fuori".
DI MATTEO INADEGUATO - Il Boa non si tira indietro nel parlare di Roberto Di Matteo, che lo allenò ai tempi dello Schalke 04: “Avevo sentito solo cose belle su di lui. Anche da Drogba, a cui avevo telefonato e che lo aveva avuto al Chelsea. Ero convinto che sarebbe arrivato un grande allenatore. La storia poi è andata diversamente, anche se non ho mai avuto problemi diretti con lui. La squadra però lo ha seguito solo per una settimana. Ha cercato di tenere un modo di guidare la squadra, con uno stile inadatto. C’erano tanti giovani, erano affamati, ma lui non dava loro il cibo giusto”. Queste alcune delle verità di Kevin Prince Boateng.
IL RACCONTO - “Prima di quel fallo Ballack mi diede uno schiaffo, molti pensarono che quel fallo era in risposta. Tutte stupidaggini, fu uno scontro normalissimo, anche se ricevetti insulti e minacce di tutti i tipi per quell'episodio. Ricevetti, però, anche alcuni messaggi di suoi compagni di nazionale che mi ringraziarono per averlo fatto fuori".
DI MATTEO INADEGUATO - Il Boa non si tira indietro nel parlare di Roberto Di Matteo, che lo allenò ai tempi dello Schalke 04: “Avevo sentito solo cose belle su di lui. Anche da Drogba, a cui avevo telefonato e che lo aveva avuto al Chelsea. Ero convinto che sarebbe arrivato un grande allenatore. La storia poi è andata diversamente, anche se non ho mai avuto problemi diretti con lui. La squadra però lo ha seguito solo per una settimana. Ha cercato di tenere un modo di guidare la squadra, con uno stile inadatto. C’erano tanti giovani, erano affamati, ma lui non dava loro il cibo giusto”. Queste alcune delle verità di Kevin Prince Boateng.