ANSA
Le parole di Vlahovic fanno male ai tifosi della Fiorentina: 'Ho da sempre pensato solo alla Juventus'
"Nel 2016 dopo il primo contratto da professionista ho pensato 'Ce l'ho fatta, posso diventare un grande giocatore'. Non lo sono ancora, ma sto lavorando per diventarlo. Il gol? Segnare è come volare. Quando segni per la tua squadra, per i tuoi compagni, per i tifosi, per gli amici, è qualcosa che puoi capire in pieno solo quando provi questa esperienza. Una gioia immensa, l'emozione più grande. E' qualcosa che mi riempie. Senza quell'emozione mi sento vuoto. E' qualcosa per cui vivo. Specialmente quando lo stadio è pieno e senti i cori, i tifosi urlare il tuo nome. E' fantastico. Altre offerte oltre a quella della Juventus? Magari il mio agente lo sapeva, ma io non ho mai parlano con nessuno a riguardo. Avevo solo un club in testa, la Juventus è la Juventus. Non c'è altro da dire. Ora mi sento onorato di indossare questa maglia. E' incredibile ogni volta che la vesto. Mi sono identificato col dna del club. E la personalità della Juventus coincide con la mia. Quando arrivi qui non ti arrendi mai, combatti sempre, fai sacrifici. E' assolutamente ciò che stavo cercando".
Ha anche commentato il paragone con Ibrahimovic:
"Paragonare giocatori con grandi campioni che hanno segnato 400 o 500 gol e vinto 20 o 30 titoli mi sembra ingiusto. Non è una cosa che mi preoccupa, ma quando escono questo tipo di paragoni e fai uno o due errori vieni subito criticato perché le aspettative sono alte. Abbiamo tutti il diritto di sbagliare, siamo umani. E io voglio solo avere la mia carriera. Modelli extra calcistici? Michael Jordan per la mentalità. E Novak Djokovic. E' serbo e senza dubbio il numero uno. E' un grande campione e lo ammiro, anche per la forza mentale: come affronta i problemi o come può giocare 7 partite consecutive superando 7 ostacoli diversi. Quando credi in te stesso, quando hai fiducia, niente ti destabilizza. Serve avere questa forza mentale. Sente il peso della pressione? Mi piace la pressione. Mi piacciono le alte aspettative, portano fuori l'adrenalina. Non ne ho mai sofferto troppo e non mi preoccupo quando la gente parla di pressione".